Bari: inaugurato il 'FalCafè', il bar della stazione confiscato alla mafia
Il locale è dotato di una saletta da 20 posti a sedere e di due ingressi da piazza Moro e da Corso Italia
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Sviluppo
il 27/07/2015 da Redazione

Presenti all’inaugurazione anche il Presidente del Tribunale di Bari, dott. Vito Savino; il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari, dott. Giuseppe Volpe; il Comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale Giovanni Cataldo; il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Rosario Castello; l’assessore regionale all’Urbanistica, Arch. Annamaria Curcuruto; il Sindaco di Bari, Antonio De Caro; l’amministratore giudiziario, Dott.ssa Mariangela Quatraro; rappresentanti dell’Associazione “Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”.
Il bar, di proprietà della Sebasta srl, società in amministrazione giudiziaria - recentemente sottoposta a confisca di prevenzione dal Tribunale di Bari in quanto ritenute nella disponibilità di soggetto già destinatario della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e dichiarato decaduto da licenze e autorizzazioni - è dotato di accesso sia da Piazza Moro, sia da Corso Italia, e si sviluppa su una superficie di 30 metri quadrati.
“Oggi con l’inaugurazione di questo bar - ha dichiarato il Presidente delle Fal, Matteo Colamussi - non solo aumentiamo il livello di servizi offerti agli oltre 3 milioni di utenti che ogni anno transitano dalla stazione centrale delle Fal, ma simbolicamente rinsaldiamo anche quel patto di legalità e pratica di buona amministrazione, valori in cui ci riconosciamo ed operiamo da 7 anni e che ci portano a lavorare quotidianamente all’insegna della trasparenza, dell’efficienza, della serietà, del risanamento e del rinnovamento, ponendo sempre l’utente al centro della mission aziendale”.
“L’apertura di questo nuovo esercizio e la creazione di 5 nuovi posti di lavoro – ha dichiarato il Presidente del Tribunale di Bari, sezione Misure di Prevenzione, Francesca La Malfa - sono frutto della proficua collaborazione tra l’Amministrazione giudiziaria e le Ferrovie Appulo Lucane e del grande impegno profuso dal Tribunale e dall’Amministrazione giudiziaria per garantire, non solo il pieno esercizio delle attività in corso, mantenendo i posti di lavoro già in essere, ma anche per rendere produttivi i beni confiscati attraverso il reinvestimento degli utili realizzati in nuove iniziative imprenditoriali. Spesso, purtroppo, lo Stato incontra molte difficoltà per far "sopravvivere" nella legalità le aziende confiscate, e dunque sotto questo profilo siamo particolarmente soddisfatti della realizzazione di questa nuova attività, peraltro in sinergia con una società a totale partecipazione pubblica come le Fal”.