20 Aprile 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Consulta nazionale antiusura, il presidente mons. Alberto D’Urso: ‘Verso un nuovo anno di speranza’

I centri di ascolto delle 30 Fondazioni antiusura hanno continuato ad alleviare le ferite che dieci anni di feroce crisi economica hanno inflitto sulla pelle della gente sempre più povera

“Si chiude un altro anno difficile per il nostro Paese. I centri di ascolto delle 30 Fondazioni Antiusura riunite nella Consulta Nazionale Antiusura anche per il 2017 hanno continuato ad alleviare le ferite che dieci anni di feroce crisi economica hanno inflitto sulla pelle della gente sempre più povera, costretta a indebitarsi, anche a usura. La situazione stenta a migliorare, lo conferma l’ultimo Rapporto Caritas 2017 che presenta un quadro che fa presagire risvolti della crisi ancora drammatici. Il documento ci dice che la povertà tenderà ad aumentare e che le persone più penalizzate non sono più solo gli anziani, i pensionati, come in passato, ma soprattutto i giovani. Significa che siamo destinati a restare senza un futuro di grandi speranze se i nostri decisori politici in procinto di essere eletti non intraprendono orientamenti economici più etici, sociali e solidali per le future generazioni”.

Così monsignor Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura, commenta il lavoro effettuato dalle 30 fondazioni nel 2017.

“Le organizzazioni criminali che praticano l’usura – continua il presidente – studiano come insinuarsi in tutti i contesti in cui c’è ricchezza, nelle istituzioni, utilizzano ogni mezzo o strumento per infiltrarsi, bruciare, impossessarsi e drogare l’economia buona. L’azzardo è una delle leve più importanti per far crescere il loro potere di  contaminazione del mercato legale e delle persone. Nel 2015 sono state oltre 225.891 le esecuzioni immobiliari in Italia. Dato aggregato che equivale a una media di 620 immobili all’asta al giorno.  Beni che andranno ad incrementare i possedimenti della criminalità”.

“La Consulta Nazionale Antiusura per il nuovo anno – prosegue la nota – continuerà il percorso di contrasto all’azzardo  con tutti i mezzi, stampa, convegni, dibattiti, alla “Riforma del settore dell’azzardo” approvata il 7 settembre scorso in sede di Conferenza Unificata delle Regioni e degli Enti Locali.  Il documento che avrebbe dovuto trasformarsi in decreto legge non apporta al sistema nazionale alcuna riduzione del consumo di azzardo che è una delle principali cause ancora intercettata dalle Fondazioni Antiusura del sovrindebitamento di tante famiglie italiane. Anche la legge di bilancio non accenna ad alcuna sostanziale inversione di tendenza”.

“La legge 108/96 di sostegno alle vittime di usura ha compiuto ventidue anni – aggiunge monsignor D’Urso – e non risponde ancora adeguatamente alle esigenze delle persone  in usura; è anche  palesemente anticostituzionale all’art. 14 perché non tutela con pari dignità le vittime, in particolare sono esonerate dai sostegni economici dello Stato gli operatori non commerciali. Su questo fronte è attivo un comitato di studio in seno al Comitato Nazionale Antiusura e Antiracket al fine di continuare sollevare la questione di illegittimità della normativa nei confronti delle istituzioni competenti”. 

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