Ilva, Di Maio risponde a Melucci: 'Il tavolo non è un club privato'. Emiliano: 'A chi fa paura la presenza dei cittadini?'
Intanto ArcelorMittal scrive al ministro: 'Aperti al dialogo ma chiediamo un percorso condiviso'

Il tavolo sull'Ilva "è stato convocato perché
ArcelorMittal ha chiesto di poter illustrare a tutti gli stakeholder le proprie
proposte. Per me hanno diritto a partecipare tutte le rappresentanze dei
cittadini coinvolti, incluse le associazioni e i comitati che in questi anni
hanno svolto un ruolo essenziale. Ed è per questo che li ho invitati". Così
il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, risponde al sindaco di
Taranto, Rinaldo Melucci. "Non è stato convocato -dice- per trasformarsi
in un club privato". E "chi preferisce può liberamente scegliere di
non partecipare. Da ministro lo accetto, ma ne trarrò le dovute conseguenze".
Sulla questione è intervenuto anche il governatore della
Regione Puglia, Michele Emiliano: "A chi fa paura la presenza dei
cittadini ai tavoli istituzionali ai quali col governo del @pdnetwork non era
ammessa neanche la @RegionePuglia?". Il presidente della Regione ha risposto
così a un utente che chiedeva il suo parere sulle polemiche sorte intorno
all'allargamento della partecipazione a più soggetti al tavolo istituzionale
sulla vertenza Ilva.
Intanto in una lettera arrivata nel weekend allo staff del
ministro Di Maio, Arcelor Mittal sottolinea il fatto di non essere stata informata
dell'allargamento a tanti soggetti del tavolo sull'Ilva convocato per oggi e
nel sottolineare di essere aperti al dialogo si chiede però un percorso
"condiviso". Nella lettera si sottolinea anche l'opportunità che
all'incontro partecipino il ministero dell'Ambiente e i tecnici del Mise che
hanno lavorato alla controproposta.