'Voglio andare lontano', trasformare la passione per la cucina in un’opportunità per il futuro dei ragazzi autistici
Campagna di crowdfunding e attività di Inclusione sociale di persone con autismo a Bari

Al termine del percorso scolastico i ragazzi autistici
spesso si ritrovano a vedere drasticamente diminuire le loro possibilità di
incontro e scambio con altre persone. L’accesso al mondo del lavoro, inoltre,
risulta difficile e ancora sbarrato da preconcetti. Per stimolare l’inclusione
sociale, lo sviluppo di abilità pratiche e l’ingresso nel mondo del lavoro
delle persone con autismo l’associazione di professionisti per l’autismo Dalla
Luna e l’azienda di formazione nel food & beverage Ad Horeca hanno fatto
squadra nella costruzione del progetto “Voglio andare lontano”.
“Voglio andare lontano”, coordinato dalle terapiste di Dalla Luna Sara Alfio e
Sabrina Dellino, prevede un percorso di formazione dedicato a 16 ragazzi
autistici tra i 14 e i 30 anni, nella sede di Ad Horeca a Modugno (Bari). Nelle
50 ore di formazione i ragazzi impareranno a realizzare un menù completo e una
drink list, per poi organizzare una serata pubblica tutta gestita da loro, con
il supporto di alcune figure professionali tra trainer, psicologi e terapisti
ABA.
La dott.ssa Maria Graziano, Psicoterapeuta e Analista
Comportamentale BCBA di Dalla Luna ha spiegato così la nascita del progetto:
"Che cosa faranno i nostri ragazzi più grandi una volta terminata la
scuola? Tutti i giorni ci troviamo ad affrontare questa realtà e a cercare di
costruire qualcosa che possa permettere loro di integrarsi nella società in
maniera funzionale e utile, attraverso percorsi lavorativi. Da questa
necessità, che noi professionisti per primi abbiamo sperimentato insieme alle
famiglie dei bambini e dei ragazzi che seguiamo con Dalla Luna, è nato il
progetto ‘Voglio andare lontano’. Siamo partiti dall’osservare i loro interessi
e quello che abbiamo scoperto è che a molti dei nostri ragazzi piace cucinare.
Abbiamo avuto la fortuna di poter unire le forze con Ad Horeca, per realizzare
un percorso formativo all’interno della loro azienda con i loro trainer
professionisti.”
Per dare ai ragazzi con autismo l’opportunità di essere
formati dai migliori professionisti in maniera completamente gratuita per le
loro famiglie, il progetto è accompagnato da una campagna di crowdfunding,
partita il 10 maggio sulla piattaforma Eppela (eppe.la/17884) . La raccolta
fondi ha l’obiettivo di raccogliere 3mila euro e terminerà il 19 giugno. La
cifra raccolta nel corso dei 40 giorni verrà assegnata a Dalla Luna solo se
l’obiettivo prefissato verrà completamente raggiunto. I 3mila euro richiesti
coprono solo una minima parte utile a coprire il progetto. Per permettere ad un
numero maggiore di ragazzi di partecipare al progetto e usufruire di un numero
maggiore di ore di formazione, i costi sarebbero più elevati (circa 15mila euro)
rispetto all’obiettivo prefissato della campagna. Per questo Dalla Luna invita
tutti a donare piccoli e grandi contributi per andare oltre i 3mila euro e
aiutare l’associazione ad estendere questa opportunità. Come spiega il dott.
Guido D’Angelo, Psicoterapeuta e Analista Comportamentale BCBA di Dalla Luna
"l'idea progettuale nasce dalla sempre più crescente esigenza delle
famiglie delle persone diversamente abili, e dei soggetti stessi, di
intraprendere iniziative concrete tese all’integrazione e all'inserimento
sociale di persone con sindrome di autismo e varie disabilità cognitive. E il
bello, questa volta, con il lancio dell'operazione 'cowdfunding' è che l'aiuto
diventa 'diffuso'!". La campagna di crowdfunding, infatti, è anche un modo
per sensibilizzare e dimostrare che siamo tutti coinvolti nell’inclusione
sociale delle persone con autismo. Donare un contributo libero o scegliere tra
le ricompense tra i 5,00 e i 50,00 Euro programmate proposte nella campagna di
raccolta fondi online, rappresenta un gesto di partecipazione al processo di
inclusione della neurodiversità. L’iniziativa è formativa non solo per i
ragazzi autistici, che si trovano a misurarsi con l’apprendimento di nuove
abilità pratiche e sociali, ma anche per la comunità che prende parte al
progetto attraverso il proprio contributo. Per la dott.ssa Graziano “la
speranza futura è quella di creare una vera realtà che sia in grado di
includere i nostri ragazzi dal punto di vista professionale. Al momento è un
sogno, ma abbiamo imparato che i sogni possono diventare realtà con piccoli passi,
quindi iniziamo da ‘Voglio andare lontano’ e contiamo sull’aiuto di tutti.”