25 Aprile 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Cisl Puglia, appello alla Regione: ‘Necessario un piano delle priorità che guarda al futuro’

I sindacati chiedono una road map 2019-2020 alle forze politiche

Preoccupazione riguardo le politiche della Regione Puglia sulla crescita, lo sviluppo, il lavoro, il benessere sociale e la salute. È quanto emerso dalla riunione del Comitato Esecutivo della Cisl Puglia, riunito a Bari per discutere il documento sulla manovra lanciato da Cgil Cisl Uil nazionali. Per questo la Cisl lancia un appello sulle priorità che devono guardare al futuro impegnando la Regione e le forze politiche a fare un ‘bilancio di metà mandato’ e sostenere una ‘road map’ per i prossimi due anni al fine di incidere sulle debolezze del mercato del lavoro del nostro territorio, di sostenere il sistema produttivo regionale, ampliare ed innovare gli interventi di welfare locale e le misure anti crisi a sostegno delle famiglie, dei lavoratori in difficoltà e delle fasce più fragili delle nostre comunità. Si tratta soprattutto di verificare i risultati che le politiche regionali hanno avuto rispetto alle attese legittime dei cittadini e quanto le stesse attese rischiano di essere tradite. Su questi punti il comitato Esecutivo della Cisl chiede un impegno stringente su alcune priorità da tradurre in decisioni e azioni innovative ed esigibili. I nodi strategici che la Regione Puglia dovrebbe mettere in campo, non possono che prevedere maggiore attenzione al lavoro con l’avvio di tutti i cantieri, l’attivazione di investimenti pubblici e privati e l’accompagnamento al lavoro con il rafforzamento del sistema educazione – formazione – lavoro. Necessari, inoltre, gli interventi di sostegno all’occupazione dei giovani, incentivando il sistema di impresa attraverso la finalizzazione di importanti risorse comunitarie (FSE) per finanziare misure dedicate di defiscalizzazione e decontribuzione; programmi ed interventi finanziari per la riorganizzazione ed il rafforzamento funzionale, strutturale e dei sistemi tecnologici ed informatici dei Centri per l’Impiego e la loro messa in rete a livello regionale, anche in previsione delle attività relative al Reddito di Cittadinanza, che si aggiungeranno a quelle svolte per il collocamento obbligatorio. Il Comitato Esecutivo Cisl ritiene, inoltre, che in Puglia sia indispensabile attivare un più incisivo Welfare Locale e di comunità grazie alla promozione di modelli e schemi di azione per i nuovi lavori sociali, di contrasto alle povertà educative e a interventi mirati contro il caro-casa per favorire alloggi in affitto a prezzo calmierato e agevolato, come pure interventi per ridurre il costo dell’acquisto della prima casa. Indispensabile anche una qualificazione dell’offerta sanitaria attraverso investimenti infrastrutturali con risorse FSER per il riordino e il potenziamento della rete ospedaliera insieme alla riorganizzazione del sistema dell’emergenza urgenza e alla promozione e sviluppo della medicina di prossimità mediante investimenti per le attrezzature tecnologiche e delle dotazioni di personale nei PTA. Va inoltre definito un piano regionale degli interventi per l’abbattimento delle liste di attesa e il rafforzamento dei CUP e il potenziamento dei processi di informatizzazione e digitalizzazione, con la realizzazione del fascicolo sanitario elettronico e la connessione in rete dei medici di medicina generale. Altro capitolo sul quale la Regione dovrebbe agire è quello degli investimenti infrastrutturali e di riqualificazione del territorio per dare slancio alla capacita produttiva delle imprese potenziando il sistema dei trasporti, agevolando la crescita della mobilità sia delle persone che delle merci prevedendo la necessaria manutenzione e qualificazione del territorio. Il comitato Esecutivo della Cisl, infine, ritiene fondamentale la valorizzazione del settore agroforestale ed agroalimentare in Puglia che concorra a combattere la piaga dello sfruttamento e del caporalato, attraverso la finalizzazione di risorse del piano di sviluppo rurale per premiare le aziende virtuose che rispettano i contratti dei lavoratori.

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