29 Marzo 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Nasce ‘Presicce-Acquarica’: prima fusione di due comuni in Puglia

I cittadini dei due paesi (Presicce e Acquarica del Capo) avevano approvato la fusione con un referendum

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, con soli due voti di astensione, il disegno  di legge di istituzione del nuovo comune di “Presicce-Acquarica” derivante dalla fusione dei comuni di Presicce e Acquarica del Capo. La fusione dei due comuni è il prodotto finale di un procedimento amministrativo complesso, all’interno del quale un posto di rilievo è assegnato dalla Costituzione, dalla legislazione ordinaria e dalla legislazione regionale al referendum consultivo, attraverso cui le popolazioni interessate si sono già espresse il 16 dicembre 2018. 
Il progetto della fusione si pone l’obiettivo di conseguire economie di scala nella gestione dei servizi erogati ai cittadini, di migliorare in senso lato la performance complessiva rispetto a quanto fatto dai due comuni singolarmente intesi, di conseguire i benefici statali e regionali, utili per il conseguimento di molti degli obiettivi che gli organi di indirizzo e di governo del nuovo ente locale si prefiggeranno. 
La data di decorrenza del nuovo comune sarà il 15 maggio 2019 e non più il 1° luglio, come era stato previsto nel testo licenziato dalla Giunta. Tale modifica ha una particolare rilevanza in quanto incide sulla data di svolgimento delle elezioni, che a seguito della stessa viene fissata nel 2020 per il nuovo comune di Presicce-Acquarica. 
È prevista l’erogazione per cinque anni di un contributo speciale di 136 mila euro per un importo complessivo di 680 mila euro. E’ concesso un contributo una tantum di 500 mila euro in favore del Comune più grande demograficamente, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge in questione, finalizzato all’organizzazione dell’esercizio di funzioni e servizi comunali in forma aggregata. Per lo stesso comune sarà erogato anche il contributo di 136 mila euro per l’annualità 2019. 
Il presidente della Regione Michele Emiliano durante il suo intervento ha detto che la sua prima firma al disegno di legge ha valore sia politico che istituzionale, e naturalmente corrisponde anche a una scelta organizzativa molto importante. L’ha definito “un tipico caso nel quale la modernità del Salento ha prodotto questa novità che tutti gli studiosi di diritto amministrativo e costituzionale considerano unanimemente positiva”. “Non troverete in letteratura nessuno – ha proseguito Emiliano – che parli delle unioni dei comuni come un fatto negativo. Nessuno ha il coraggio di farlo, perché mettere in comune i servizi per gestire meglio l’efficienza è una cosa che serve a tutti e non credo che nessuno possa mettere in discussione questa cosa”. 
“Con grande equilibrio abbiamo sostenuto il processo democratico – ha concluso il presidente Emiliano – e oggi si tratta di prendere atto di questa bella giornata che non toglie nulla a nessuno ma aggiunge, di complimentarci con i due Sindaci, con le due comunità, con tutti coloro che si sono spesi perché, ancora una volta, hanno dimostrato la capacità della Puglia di interpretare i tempi moderni senza ricadere nelle antiche malattie dell’organizzazione dello Stato. Una di queste è certamente il campanilismo”. 

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