18 Aprile 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Bari, il ministro Orlando al convegno sulle nuove forme associative per l’esercizio della professione forense

Nel corso dell’incontro sono stati ricordati i vantaggi che queste forme possono apportare alla professione legale tra cui una gestione partecipata e non verticistica degli studi

La professione forense si rinnova e punta in Italia su nuove forme associative incentrate su servizi integrati per il cliente – dove diverse professionalità operano in maniera sinergica -, sul lavoro in team e sulla crescita dei giovani professionisti.

E’ sulle nuove forme associative per esercitare la professione forense consentite dalle nuove leggi sulla concorrenza e sul lavoro autonomo che si è concentrato il convegno tenutosi al Palazzo di Giustizia ‘Il lavoro dell’avvocato: ecologia e organizzazione della professione forense’ promosso dall’Ordine degli Avvocati di Bari in collaborazione con Polis Avvocati, primo studio legate italiano ad adottare la forma di società cooperativa, con la partecipazione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

I lavori, moderati da Giovanni Di Cagno, socio di Polis Avvocati e introdotti da Antonio Giorgino, commissario dell’Ordine degli Avvocati di Bari e da Michele Laforgia, socio di Polis Avvocati, hanno visto la partecipazione di Andrea Mascherin, presidente del Consiglio Nazionale Forense (CNF), Giovanni Lega, presidente dell’Associazione Studi Legali Associati (ASLA), e Fernanda Contri, Presidente Emerito della Corte Costituzionale. Ha concluso i lavori il Ministro Orlando.

Nel corso dell’incontro sono stati ricordati i vantaggi che forme associative come la cooperativa possono apportare alla professione legale tra cui una gestione partecipata e non verticistica degli studi, l’ottimizzazione di alcuni costi, l’integrazione dei servizi offerti e la salvaguardia dell’autonomia nell’esercizio della professione.

“Siamo dell’idea – ha ricordato il commissario dell’Ordine degli Avvocati di Bari Antonio Giorgino – che queste innovazioni, assieme alla legge sull’equo compenso per la cui approvazione il ministro Orlando è impegnato da tempo, possano contribuire a rilanciare e ridare dignità all’avvocatura, in particolare quella pugliese, colpita duramente dalla crisi economica che ha penalizzato soprattutto avvocati e avvocate più giovani. Dignità che il foro barese auspica di poter ritrovare anche per quanto concerne i luoghi dove si amministra la Giustizia, attraverso la risoluzione del sempre più stringente problema dell’edilizia giudiziaria”.

“Le nuove forme associative – ha commentato il presidente del Consiglio Nazionale Forense Andrea Mascherin – sono modelli che non vanno scoraggiati ma vanno perfezionati: i vari istituti, tra cui le cooperative, queste ultime con un marcato riferimento a un concetto di solidarietà e mutualità, non vanno giudicati aprioristicamente ma vanno testati sul campo. Se dovesse emergere, ad esempio, che le società di capitali sono controllate da banche e assicurazioni che finiscono per sfruttare giovani avvocati per costruirsi una sorta di studio legale riservato non sarebbe l’esito auspicato. Tuttavia, se lo strumento viene inteso come una possibilità di aiuto e di sostegno finanziario soprattutto dei più giovani, allora esso rappresenta una concreta possibilità di ottimizzare l’organizzazione degli studi legali e migliorare il servizio al cliente”. 

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