A Bari un workshop per presentare la Rete 'BioNET-PTP': valorizzazione e sicurezza delle produzioni alimentari tipiche pugliesi
Tra gli obiettivi dell'evento c'è quello di promuovere l'inserimento della rete nell’attuale sistema di reti nazionali ed internazionali di ricerca scientifica ed industriale

Si chiama “BioNET-PTP” ed è la Rete della biodiversità per la
valorizzazione e sicurezza delle produzioni alimentari tipiche pugliesi. Si
tratta di una delle principali reti finanziate dal progetto “Reti di Laboratori
Pubblici di Ricerca”, realizzato da Regione Puglia e ARTI, col patrocinio del
MIUR, Università di Bari Aldo Moro e Università di Foggia, per potenziare la
dotazione infrastrutturale dei laboratori e dei centri di ricerca pubblici
pugliesi che possono essere considerati punti di riferimento per la diffusione
dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi settori hi-tech in Puglia.
In Puglia il 90% della superficie complessiva di circa 2 milioni di ettari
(cioè il 6,46% della superficie territoriale nazionale) è rappresentato da
superficie agricola. 80mila sono le imprese agricole attive registrate che
sviluppano oltre 2,3 miliardi di euro di produzione agricola vendibile.
L’Italia esporta oltre 33 miliardi di Euro di prodotti agroalimentari.
Tra gli obiettivi dell'evento promuovere l'inserimento della
rete“BioNet-PTP" nell’attuale sistema di reti nazionali ed internazionali
di ricerca scientifica ed industriale, la partecipazione a progetti ed
iniziative di cooperazione multidisciplinare, una programmata azione di
promozione finalizzata al coinvolgimento di imprese territoriali, nazionali ed
europee.
La Rete BioNET-PTP, coordinata dall’ISPA-CNR l'Istituto di Scienze delle
Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche è stata presentata
questa mattina a Bari nell'auditorium della Confindustria, nell’ambito di un
workshop finalizzato ad illustrare le caratteristiche dell’infrastruttura alla
presenza della comunità scientifica, degli imprenditori e altri rappresentanti
ed esperti del settore agroalimentare. Tra i leader intervenuti e relatori Eva
Milella, Presidente dell’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’innovazione
(ARTI Puglia), Antonio Logrieco, Direttore dell’ISPA-CNR, Milena Sinigaglia,
Presidente del Distretto agroalimentare Regionale D.A.Re, Margherita Mastromauro, Presidente
Sezione Agroalimentare Confindustria Bari, Luigi Ricciardi, professore di
genetica agraria, in rappresentanza del Rettore Università di Bari professor
Antonio Felice Uricchio.
"La rete sulla biodiversita' copre quella che e' ormai diventata
un'esigenza specialmente per una regione come la Puglia" afferma Francesco
Loreto, direttore Disba Dipartimento Scienze Bio-agroalimentari del
Cnr, "dove l'agricoltura costituisce un settore vitale e di
grande importanza economica. L'esigenza e' tracciare e certificare il prodotto
che arriva sul mercato, garantendone la qualita' lungo tutta la filiera di
produzione, a partire dalla risorsa genetica. Il CNR sta mettendo in rete
le vastissime collezioni di risorse genetiche che proprio in Puglia sono
conservate in strutture (gene banks) di rilievo internazionale sia nel settore
delle piante sia in quello dei microrganismi. BIONET-PTP e' un ideale veicolo
per allargare ulteriormente e mettere a sistema le capacita' di ricerca,
innovazione e servizio con cui gli istituti di ricerca pubblici e privati
possono contribuire alla caratterizzazione dei prodotti agricoli e al
miglioramento o al mantenimento di standard qualitativi di altissimo livello nelle
produzioni agroalimentari."
«La Rete dei Laboratori è uno dei sistemi pioneristici per mettere a
sistema l’offerta di ricerca pubblica in Puglia. Da rilevare, però, che questa
messa a sistema non si è tradotta in un censimento di competenze, ma in un’individuazione
di servizi. Per cui da adesso il mercato composto da oltre 80.000 imprese
agricole con oltre 2,3 miliardi di euro di produzione agricola vendibile, potrà
conoscere meglio l’offerta messa a disposizione dalla ricerca pubblica in
termini di servizio» spiega Antonio Logrieco, direttore dell’ISPA-CNR. La Rete
BioNET-PTP. "Servizio inteso come ricerca che si occupa della raccolta
sistematica, caratterizzazione, analisi, conservazione e valorizzazione della
biodiversità microbica e vegetale, finalizzata all’innovazione tecnologica e
relativo trasferimento al sistema agro-alimentare. L’obiettivo principale è
quello di garantire qualità e sicurezza delle produzioni alimentari, attraverso
le innovazioni di prodotto e di processo sviluppate grazie all’integrazione di
più laboratori con competenze diverse (chimica, biologia molecolare e vegetale,
bioinformatica, microbiologia, tecnologie alimentari)".
Le caratteristiche specifiche della rete di laboratori pubblici bionet ptp,
focalizzata sulla tipicità delle produzioni agroalimentari e sulla biodiversità
del portafoglio di prodotti, la rendono molto attrattiva per le imprese
pugliesi sotto molteplici punti di vista. Considerato infatti che, da recenti
indagini di mercato, è emerso che il 37.7% delle imprese di
trasformazione agroalimentare ritiene la.certificazione della tipicità sulle
produzioni un elemento di sicuro valore aggiunto capace di generare surplus
positivi sul prezzo allo scaffale e che il 25.1% dei consumatori finali già
attenti alle informazioni sulla provenienza dei prodotti è disposto a
considerare come fattore positivo o altamente positivo la certificazione della
provenienza e della tipicità pugliese.di prodotti freschi quali carciofi,
spinaci, asparagi e pomodori, le prospettive di mercato si dimostrano
interessanti.
"Un progetto che può essere volano per l'economia pugliese",
afferma Margherita Mastromauro, presidente sezione agroalimentare Confindustria
Bari e imprenditrice. "Il 100% italiano deve essere garanzia di sicurezza,
qualità tangibile, unicità e particolarità dei nostri prodotti. Deve
tradursi in un reale vantaggio competitivo per imprese e territorio".