Università, 30 studenti provenienti da tutto il mondo studieranno nell'ateneo di Bari
Presentato il semestre culturale “Come In Uniba”, i giovani arrivano da Senegal, Kenya, Argentina e Perù
Arrivano da Senegal e Kenya, da Argentina e Perù. Hanno
dai 20 ai 27 anni e frequenteranno i corsi dei Dipartimenti di Medicina,
Biologia, Economia, Informatica, Scienze della terra, Scienze della
Formazione e Studi Umanistici: 24 insegnamenti (molti dei quali erogati in
lingua inglese) da Ginecologia a Farmacologia, da Fisioterapia a
Infermieristica d’emergenza, da Diritto commerciale internazionale ad Analisi
del Marketing, da Intelligenza artificiale e Metodi Numerici a Fisica e
Geologia applicata, da Sociologia dell’educazione a Letteratura italiana.
Sono gli studenti che l’Università di Bari ospita con una borsa
di studio semestrale finanziata dalla Regione Puglia attraverso il progetto
“Come In Uniba”, risultato del più ampio accordo universitario di
trasnazionalità e mobilità studentesca intercontinentale e primo protocollo di
rete nel suo genere dell’Ateneo barese.
Sei le università coinvolte in due continenti: tre in
Africa (Senegal, Kenya, Somalia) e tre in Sud America (Argentina, Cile e
Perù). Trenta gli studenti in arrivo da 4 Paesi*.
“Come in Uniba”
intende rafforzare la rete internazionale a disposizione degli studenti
dell’Ateneo e mira al potenziamento dell’attrattività della formazione
universitaria barese, cercando di invertire la rotta rispetto al dato
nazionale. Il Piano Nazionale delle Ricerche 2014-20 conferma purtroppo che
l’Italia riesce ad attrarre solo il 2% degli studenti stranieri che decidono di
studiare all’estero.
Ai 30 studenti africani e sudamericani permetterà di frequentare
i corsi dell’Ateneo barese scegliendo tra i 24 Dipartimenti che ne compongono
la vasta offerta formativa dove potranno acquisire crediti formativi spendibili
nelle università di appartenenza, e vivere un’importante esperienza
interculturale, offrendola anche ai colleghi di corso.
Punto di forza di “Come In Uniba” la figura del Tutor
Internazionale, che affiancherà gli studenti supportandoli in tutte le loro
esigenze pratiche e didattiche. La selezione pubblica ha premiato un “talento”
dell’Università degli Studi di Bari iscritto al corso di studi in Mediazione
linguistica: Khairy Aboghali, palestinese, traduttore ufficiale di sette
lingue, è un ex utente del Servizio C.A.P. con cui nel 2016 ha ottenuto
l’equiparabilità del titolo di studio straniero in Italia.
Tra i servizi che l’Università di Bari offrirà ai 30
borsisti, la compilazione di un “Personal Folder Skills”, risultato dell’azione
di monitoraggio e valutazione degli esiti di apprendimento a cura del C.A.P.,
in cui verranno certificate le competenze finali degli studenti. Responsabile
sarà la prof.ssa Serafina Pastore, ricercatore in Didattica generale
presso il Forpsicom e coordinatrice delle attività di certificazione del
C.A.P., che in aprile sarà a premiata a New York, da prima italiana, quale Emerging
Scholar per gli studi nel settore del Measurement and Assessment in Higher
Education.
La realizzazione del progetto “Come in Uniba” è frutto
della collaborazione tra il Centro per l’Apprendimento Permanente (C.A.P.)
e il Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM) che hanno curato la
sottoscrizione degli Accordi quadro interistituzionali e gli accordi di
Learning Agreement con le Università estere, in stretto coordinamento con il
Rettorato e la sezione Ricerca, Terza missione e Internazionalizzazione
dell’Università di Bari.