'Ada, Alan e i misteri dell’IoT', cinque autori pugliesi per spiegare le nuove tecnologie digitali agli studenti
Tra gli ideatori c'è anche Pierpaolo Pontrandolfo, docente del Politecnico di Bari

È un
esperimento innovativo che combina divulgazione e divertimento con l’obiettivo
di orientare i bambini, dalla scuola primaria in su, alla conoscenza delle
tecnologie digitali della comunicazione.
“Ada, Alan e i
misteri dell’IoT” con sottotitolo, “fra cobot, reti digitali hacker e
algoritmi”, edito da Guerini e Associati, Milano (16,00 euro), 178 pagine, è un
libro che unisce in sé tre parti distinte ma collegate tra loro: il racconto
(si sviluppa nelle prime 127 pagine) è un giallo che vede coinvolta la famiglia
della protagonista, Ada. Con un linguaggio facile, fotografico, incalzante,
coniugato a splendide illustrazioni a colori e con una grafica adatta al
pubblico infantile induce alla lettura tutta d’un fiato. I fatti e i
protagonisti sono calati nella realtà di un futuro prossimo al nostro, nel
quale le interazioni uomo-tecnologia sono sempre più fitte e l’intelligenza
artificiale, i cobot, la IoT (internet delle cose) sono diventate parte
integrante della quotidianità. In questo scenario, dove è ben descritto il
vivere quotidiano, si sviluppa la vicenda del giallo.
Sinossi. Nella
città di Elea, due ragazzi appassionati di matematica, Ada e Alan, si trovano
coinvolti in un mistero a sfondo tecnologico: l’ingegnere Edith Byron, madre di
Ada, è pronta a presentare un rivoluzionario algoritmo capace di migliorare le
attività dell’azienda in cui lavora a beneficio di tutti. Nel corso della
cerimonia un black-out anticipa la sua pubblica presentazione e scompare. Dov’è
finita Edith Byron? Come mai tutti i sistemi operativi e le intelligenze artificiali
della città hanno smesso improvvisamente di funzionare? Riusciranno Ada e il
suo fidato Alan a risolvere il mistero? I personaggi incrociano le loro storie
tra tecnologie, rapimenti, poliziotti umani e robotici. La collaborazione tra
uomo e macchina risulterà determinante per la soluzione del mistero.
I nomi dei
personaggi, i luoghi, i riferimenti non sono frutto di pura fantasia, bensì, ed
è qui che emerge la seconda parte del libro (pagg. 128-139), la scelta
intelligente e strategica di abbinare ai protagonisti del giallo persone,
luoghi, cose realmente esistite nella storia dell’evoluzione tecnologica
dell’informazione, o comunque, ad essa legati.
Ada, la
protagonista del libro, per esempio? In onore di Ada Lovelance (1815-1852),
prima programmatrice di computer della storia, quando quelli moderni non erano
stati ancora inventati. Elea, invece è la città immaginaria in cui si svolge la
vicenda raccontata nel libro, a ricordo della antica città della Magna Grecia
(attualmente ricadente nel comune di Ascea, in provincia di Salerno) dove si
sviluppò la scuola di filosofia degli eleatici che prefigurava il concetto di
verità ricavato dalla logica e dalla deduzione e non dai sensi.
L’ultima parte
del libro (pagg.140-176) è riservata alle curiosità, alle domande, al gioco: “lo
sapevi che; come funziona; ora tocca a te; cos’è?; a cosa serve?” Qui sono
raccolti diversi esempi di approfondimento nel quale, algoritmi, intelligenza
artificiale, cobot, cybersecurity, IoT, manifattura additiva, simulazione, sistemi
cyber fisici, sono raccontati attraverso esempi, curiosità, grafica e un invito
a cimentarsi in autonomia nello spazio “tocca a te”. E’ un invito al lettore a
dare uno sguardo “dentro la scatola”, per capirne di più e diventare utenti più
consapevoli o prossimi protagonisti della nuova società che stiamo costruendo.
Quanto
riassunto e descritto è la proposta del sensibile e specializzato editore,
Angelo Guerini e Associati. Il libro, pubblicato alla vigilia del nuovo anno
scolastico, in clima vacanziero, raccoglie e sintetizza l’entusiasmo (il
“priscio”, tipico termine della Terra di Bari, citato nella premessa del libro)
dei contributi eterogenei di sei autori, di cui cinque pugliesi, che,
provenienti da esperienze diverse, si sono posti la domanda: come diffondere
una conoscenza seria e cosciente dell’uso delle tecnologie digitali utilizzando
un linguaggio accessibile ai più piccoli e magari divertendoli? Perché non
provare a diffondere la parola chiave, consapevolezza, anche tra i veri attori
del futuro, i “nativi digitali”? I ragazzi infatti, sono degli straordinari
utenti delle nuove tecnologie ma, molto spesso, non ne conoscono il
funzionamento, sia per un affanno della scuola nell’inseguire il forsennato
ritmo dell'innovazione, sia per l’estrema facilità di utilizzo dei nuovi
strumenti che porta a dimenticare una domanda fondamentale: come funziona?
L’obiettivo,
quindi, era chiaro: rivolgersi ai giovani delle scuole primarie e medie
inferiori e, più in generale, a chiunque abbia voglia di farsi incuriosire da
quel che c'è oltre l'involucro esteriore.
In tal senso
precisa uno degli autori, il prof. Pierpaolo Pontrandolfo che al Politecnico di
Bari insegna ingegneria economico-gestionale: “È necessario che l’Università
comunichi anche con i “non addetti ai lavori”. Così ricerca e innovazione
determinano benessere sociale in un’ottica di sviluppo sostenibile. In tal
senso ho trovato molto stimolante il progetto e non ho esitato nell’aderire al
gruppo di – credo di poter affermare – visionari che l’ha realizzato. Abbiamo
deciso di rivolgerci ai ragazzi, in particolare ai nativi digitali e, per
intercettare il loro interesse, combinare un linguaggio divulgativo, benché non
banale, con una modalità narrativa, quella del romanzo giallo, intrigante e
insolita per il tema trattato”.
“Ada, Alan e i
misteri dell’IoT” ha, una chiara finalità di orientamento allo studio delle
materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), così come il
progetto Eureka! Funziona! al quale è stato collegato: entrambi promossi e
supportati da Federmeccanica.
In questo
senso, il libro, può essere considerato un testo di intrattenimento con il suo
avvincente racconto giallo, ma anche un libro di approfondimento dal quale
trarre spunto per fare ricerche sulle nuove tecnologie.
Infine,
utilizzando le splendide illustrazioni di Molinari, il libro è accompagnato da
un avvincente trailer
per una strategia di comunicazione coerente con il target cui il volume è
prioritariamente rivolto.