Bari, l'istituto Preziosissimo Sangue è la prima scuola italiana mappata in realtà aumentata
Il progetto sviluppato dalla startup Augmented.city per ovviare al divieto degli open day
L’Istituto Preziosissimo Sangue di Bari è la prima scuola italiana
mappata in realtà aumentata (AR).
Il progetto, condotto dagli alunni della scuola media insieme alla startup innovativa
barese Augmented.city, consentirà quando possibile alle famiglie in visita all’istituto
(non più durante i vietati open day ma in orari al di fuori dell’attività
didattica) di vivere un’esperienza immersiva tra le attività e gli ambienti
scolastici. Puntando la fotocamera di smartphone e tablet su aule, laboratori e
altri spazi, infatti, sarà possibile visualizzare informazioni in modalità ‘AR’,
immagini e i tanti momenti della quotidiana vita scolastica. Grazie al
progetto, i ragazzi hanno potuto apprendere i fondamenti e le grandi
potenzialità delle tecnologie immersive ‘AR’ divenendo i protagonisti, con i
loro smartphone, di un’attività divertente e singolare: ‘mappare’ e ‘aumentare’
gli spazi interni dell’edificio scolastico, trasformati in una mostra virtuale
dei loro elaborati grafici e video.
“Siamo felici di aver raccolto l’insegnamento
di Papa Francesco che ha invitato i giovani a fare propri i sogni degli anziani
per portarli avanti – ha dichiarato la responsabile suor
Giuseppina Fragasso, 82 anni, spesi tra l'insegnamento di matematica e
fisica presso il Liceo Linguistico IPS e viaggi intercontinentali in visita
alle numerose realtà educative e scolastiche religiose -. Ci piace pensare
che il nostro Istituto paritario, oltre a essere oggi l’unico di Bari con
esame certificato dal Cambridge International School a partire dai bambini di cinque
anni, stia divenendo quello di riferimento in città nella formazione sulle
tecnologie high level, dall’infanzia all’adolescenza”.
“L’istruzione del futuro – ha
rivelato la СEO di Augmented.city Katherina Ufnarovskaia – è già qui
e ora, a Bari. L’adozione delle nuove tecnologie in ambito scolastico è ormai
irreversibile e la realtà aumentata ha un potenziale enorme ancora da scoprire:
è il momento di investire e di fare altri passi in questa direzione perché la
realtà estesa, ci piaccia o meno, sarà presente nella nostra vita quotidiana in
maniera sempre più diffusa. Ecco il motivo per cui la nostra società è al
lavoro in tanti altri ambiti, da quello turistico alle smart city, dalla guida
autonoma alla comunicazione e all’immobiliare”.
Proprio alle nuove tecnologie il Preziosissimo Sangue, che
oggi conta 300 scolari tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I°
grado, da diversi anni dedica una parte importante della propria didattica,
tradizionalmente focalizzata sull’ambito umanistico e linguistico, alle nuove
tecnologie: già nella scuola dell’infanzia i bambini approcciano il mondo della
robotica e del coding per poi affrontare nei cicli scolastici successivi
nozioni sempre più approfondite riguardanti il mondo del digitale.
“Se solidarietà e carità sono i principali
valori che viviamo tra i banchi della nostra scuola – ha
aggiunto la preside dell’istituto, suor Francesca Palamà, che nel 2011,
a soli 32 anni, divenne la preside più giovane d’Italia – a livello
didattico le colonne portanti dell'IPS sono l’inglese, utilizzato nello studio
bilingue di sei materie del piano di studio ministeriale italiano e due materie
secondo il programma Cambridge International School, e le nuove tecnologie; proprio
queste ultime saranno centrali nella didattica del liceo scientifico
tecnologico internazionale che vorremmo avviare già nell’anno scolastico
2021-2022, Covid permettendo”.
“L’obiettivo della nostra scuola cattolica – ha ricordato
suor Giuseppina Fragasso - non è soltanto dare le
competenze richieste dall’iter curricolare, ma educare la persona.
Per questo, il fine di tutte le nostre attività educative, scolastiche
ed extrascolastiche, non è solo il raggiungimento di un’eccellenza accademica
valorizzando il talento di ognuno, ma anche di un’eccellenza umana”.
“Con le tecnologie VR e AR – ha concluso
il presidente di VRARA Italia Lorenzo Montagna – si simulano
situazioni reali attraverso il digitale oppure si portano nel nostro campo
visivo immagini, dati e video rilevanti e contestuali. Tutto questo genera un
nuovo mondo digitale e nuove esperienze aumentando la nostra vista, la nostra
conoscenza e le nostre opportunità di poterci informare, lavorare, imparare e
divertirci in modo più immediato e personale. Il settore della formazione è tra
quelli più coinvolti, con molti studi che hanno dimostrato un aumento dei
risultati formativi grazie a realtà aumentata e virtuale”.
La realtà aumentata introdotta nella scuola barese è parte
del più ampio concetto di ‘realtà estesa’ (XR), che include anche le tecnologie
della ‘realtà virtuale’ (VR) e ‘mista’ (MR). Con la realtà aumentata si
arricchisce l'ambiente reale con delle presenze virtuali: testi, link, effetti
sonori, grafiche complesse e oggetti tridimensionali sovrapposti al mondo
reale. Lo sviluppo dell’AR nel settore scolastico è da un paio d’anni sotto i
riflettori con potenzialità, idee e utilizzi che crescono al passo del
progresso tecnologico: da alcuni anni sono apparsi i primi dispositivi dotati
di funzionalità ‘AR’ che già consentono la realizzazione di progetti in vari
ambiti. Il nuovo approccio all'informazione ‘on spot’, la
visualizzazione degli oggetti da studiare sovrapponendo all’immagine statica
quella in 3D o video con spiegazioni, il flusso infinito di informazioni in 3D
con l’effetto ‘gamefication’ rappresentano la nuova frontiera per rendere più
efficaci e stimolanti le metodologie di insegnamento.
Se l’Italia sta compiendo i primi passi nell’utilizzo di queste tecnologie
immersive, nei paesi più progrediti del mondo sono impiegate da tempo in
numerosi ambiti, dalla formazione al turismo, dalla mobilità all’entertainment.