
Confagricoltura
Bari prende atto della buona volontà dimostrata dal ministro Gian Marco Centinaio
nell’affrontare le problematiche legate ai danni che la gelata del febbraio
2018 ha causato all’olivicoltura pugliese. La nota diramata dal Ministero
rappresenta la possibilità che venga adottato un provvedimento governativo con
lo stanziamento di 5 milioni di euro a copertura degli interessi passivi che
maturerebbero a causa dello slittamento del pagamento dei contributi
previdenziali dovuti dalle aziende interessate, sia ai danni da gelo che a
quelli derivanti da fitopatie, e all’utilizzo delle somme rinvenienti dal FSN,
che ricordiamo pari a circa 13 milioni di euro per l’intero territorio
nazionale.
“Il parere di
Confagricoltura Bari al provvedimento in itinere è sostanzialmente negativo –
si legge in una nota - Pur, ripetiamo, valutando positivamente l’impegno che il
ministro Centinaio ha, in prima persona, profuso nel tentativo di risolvere una
matassa che si dipana, oramai, da un anno, non possiamo prescindere da
considerare sia la scarsa considerazione con cui è stata valutata una
problematica che paralizza l’economia di una intera regione, sia le modalità
con cui si è giunti alla proposta di un provvedimento che avrebbe dovuto
rappresentare il sostegno offerto dall’intera compagine di governo alla nostra
Regione”.
“Ricordiamo a
noi stessi che Confagricoltura è scesa in campo nell’immediato dell’avvenimento
calamitoso per sollecitare l’intervento dei tecnici della Regione Puglia,
predisponendone le visite nei territori interessati, al fine di valutare i
danni ricevuti essenzialmente dall’olivicoltura. Ricordiamo a noi stessi che
Confagricoltura ha sollecitato il ripetersi di tali visite ispettive fino al
completamento delle fasi fenologiche che permettessero di cogliere in pieno la
gravità, e sottolineiamo l’eccezionalità, del danno verificatosi. Ricordiamo a
noi stessi che Confagricoltura ha evidenziato, da subito, l’impossibilità di
procedere all’assicurazione di un danno assolutamente non prevedibile in una
fase colturale nella quale non era preventivabile alcun quantitativo di
produzione ed erano addirittura ancora assenti le linee guida sui prezzi del
prodotto”.
“Ricordiamo a
noi stessi – prosegue il comunicato - che dal mese di luglio 2018 il Ministero
è stato allertato sulla grave situazione produttiva che avrebbe interessato,
nella campagna olearia, tutti gli attori del comparto, considerato che il calo
produttivo in alcuni areali è stato pari al 100%, tanto da avere un riflesso
pari al 60% di produzione mancante sul totale nazionale. Il Ministero è stato,
peraltro, informato che la SAU olivicola interessata dal fenomeno calamitoso
sarebbe stata superiore ai 100.000 ettari, dei quali circa 90.000 a cavallo tra
le provincie di Bari, della BAT e di Foggia. Ricordiamo a noi stessi che nel
mese di agosto 2018 il ministro Centinaio ha incontrato una delegazioni di sindaci
dei Comuni interessati, accompagnati dai dirigenti di Confagricoltura, ai quali
è stata assicurata la massima attenzione al problema e la veloce emanazione di
provvedimenti ad hoc, in grado di sostenere le aziende del settore e gli operai
interessati al calo del fabbisogno di manodopera conseguente la mancata
produzione. Ricordiamo a noi stessi che da quel lontano 7 Agosto si sono
succeduti diversi incontri Ministeriali e che Confagricoltura, unitamente alle
altre Confederazioni, ha ripetutamente segnalato l’urgenza dell’adozione di
provvedimenti che, per un motivo o per l’altro, hanno fallito l’approvazione e
hanno rappresentato, in maniera imbarazzante, tavolo di discussione politica
che poco aveva a che fare con l’emergenza vissuta nella nostra Regione”.
Il “Movimento
dei Gilet Arancioni” unisce al proprio interno Confederazioni agricole, mondo
cooperativo, frantoi, sindacati dei lavoratori, associazioni di territorio,
Comuni e semplici cittadini che tengono alla propria terra. Questo movimento ha
dato voce ad un malcontento celato ed occultato dalla correttezza istituzionale
di quanti hanno cercato fino all’ultimo di trovare sui tavoli governativi una
soluzione accettabile al problema che offrisse una dignitosa sopravvivenza alle
aziende e garantisse la possibilità di una ripresa dell’attività olivicola
pugliese. Le forze governative, però, non solo non hanno dato risposte
accettabili ma hanno continuato in un fastidiosissimo rimpallo di
responsabilità, mettendo la crisi di un intero settore al centro di una
diatriba inutile, quanto falsa e pretestuosa.
“Confagricoltura
Bari – conclude la nota -, convintamente, mantiene la propria posizione interna
al movimento dei Gilet arancioni ed invita i propri associati a partecipare, in
massa, alla mobilitazione del 14 febbraio a Roma, dove porteremo non solo la
nostra rabbia ed il nostro malcontento per un governo sordo ed assente ma anche
la tristezza di vedere così platealmente tradito il sogno di un territorio che
chiede solo una cosa: dignitoso rispetto”.