20 Aprile 2024 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Edilizia pubblica, i numeri della Puglia: più di 700 alloggi realizzati e 400 ancora da costruire

Il governatore Emiliano: 'In quattro anni investimenti per 260 milioni di euro'

Più di 700 alloggi pubblici realizzati, 5000 recuperati e ristrutturati e 400 nuovi da costruire: sono i numeri dell’edilizia pubblica della Regione Puglia presentati oggi dal Presidente Michele Emiliano e l’assessore alle Politiche abitative Alfonso Pisicchio, con il relativo stato d’attuazione.

“La casa è un elemento centrale della politica della Regione Puglia – ha dichiarato Emiliano –  Crediamo che la casa sia un diritto delle persone, per questo continuiamo a investire in questo settore, in un’Italia in cui non c’è un orientamento preciso a rafforzare il patrimonio di edilizia pubblica. Ma fino a che tutti i cittadini pugliesi non vedranno affermato il diritto alla salute e alla casa, noi non ci fermeremo con queste politiche”. 

“Le politiche abitative della Regione Puglia – ha detto Emiliano – hanno ricevuto una eredità di indirizzo politico molto pesante perché non c’era, fino a pochi anni fa, l’idea che bisognasse ricominciare a costruire  e ad ammodernare il patrimonio pubblico in termini di alloggi. Noi abbiamo lavorato quattro anni per assistere coloro che, non avendo la possibilità di pagare un affitto o di comprare un immobile, hanno bisogno di case pubbliche per poter avere un’abitazione. In questi anni abbiamo lavorato sulla realizzazione di 730 alloggi nuovi e ce ne saranno altri 400 (con un investimento approvato dalla Giunta qualche giorno fa di 40 milioni di euro di fondi regionali del programma dell’abitare sostenibile e solidale ndr) che saranno realizzati. Il meccanismo non si ferma mai perché con i soldi che le Arca incassano dagli affitti, il loro primo compito è soddisfare le liste che i Comuni compilano di coloro che hanno bisogno di una casa popolare”.

“Un altro dato importante – ha continuato Emiliano – è relativo agli alloggi recuperati che, ad oggi, sono circa 5mila. Alloggi mantenuti grazie alle entrate delle ARCA, entrate che purtroppo in gran parte devono poi essere utilizzate anche per pagare l’IMU ai Comuni. Ora, pur essendo stati i Comuni italiani saccheggiati dai governi nazionali, se noi riuscissimo ad ottenere con loro una minore tassazione, come avviene nei Comuni proprietari di case popolari che non pagano l’IMU, e quindi se riuscissimo a diminuire la pressione fiscale o ad azzerarla, noi potremmo costruire più case popolari e potremmo manutenerle ancora meglio”. “La Regione comunque – ha concluso il Presidente – continuerà a investire con grande forza in questo settore perché pensiamo che l’edilizia popolare sia necessaria per calmierare i prezzi delle case anche privati e, più in generale, per assicurare e garantire il diritto alla casa delle persone”.

Il presidente Emiliano e l’assessore Pisicchio hanno annunciato che nell’ultima delibera di giunta regionale sono stati stanziati circa 80 milioni per le politiche abitative, di cui circa 40 per la costruzione di 400 nuovi alloggi, 18 per gli oneri di urbanizzazione e circa 20 milioni per l’edilizia sociale.

 

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