L'Università di Bari guarda al futuro: attivati 60 nuovi percorsi di 'Competenze trasversali'
Soft skills, management progettuale, imprenditoria e occupabilità, sostenibilità, valorizzazione delle differenze e service learning sono le aree tematiche a disposizione degli studenti

L’Università di Bari Aldo Moro, anche in tempo di pandemia, progetta il
futuro con nuove iniziative formative.
Per gli studenti iscritti e anche per
tutti coloro che fossero interessati l’Università di Bari ha attivato, oltre 60 tra insegnamenti e
laboratori denominati “Competenze trasversali” che rientrano nel progetto di
più ampio respiro “Uniba4Future”, comprendente didattica e ricerca, approvato
dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
In particolare, in
un'ottica di integrazione fra competenze disciplinari e trasversali, si
consente agli iscritti a tali iniziative di acquisire conoscenze, abilità e
atteggiamenti, ritenuti essenziali in ambito lavorativo per implementare il
livello di professionalità e di occupabilità di quanti frequenteranno le
attività formative.
Le aree tematiche nelle
quali si possono ricomprendere gli insegnamenti e i laboratori riguardano i seguenti ambiti: abilità comunicative,
competenze digitali, competenze tecnico-scientifiche, soft skills, management
progettuale, imprenditoria e occupabilità, sostenibilità, valorizzazione delle
differenze e service learning.
La formazione, che vede
impegnati come docenti professori e ricercatori dell’Ateneo, ma anche esperti
qualificati provenienti dal mondo del lavoro (imprenditori, professionisti,
ecc.) si svolgerà mediante lezioni che si avvarranno di metodologie attive e
pratiche di apprendimento attivo, sessioni di team-working, seminari
interattivi, metodi di role-playing, e laboratori di tipo esperienziale
usufruibili, in questo periodo, mediante il ricorso di piattaforme digitali.
Gli interessati al temine
della frequenza delle attività e al superamento di una prova finale potranno
acquisire Crediti Formativi Universitari, riservati agli studenti dell’Ateneo
che inseriscano i corsi nel loro piano di studi, oppure un attestato, previsto
per gli studenti dell’Ateneo, che svolgano tale esperienza formativa come
extracurriculare, e per i soggetti esterni.