Foggia, impiantato sistema di Neuromodulazione sacrale: prima volta in Puglia
Il sistema è indicato per disfunzioni urinarie severe e compatibile con la Risonanza Magnetica Integrale (Mri)
Per la prima volta in Puglia
sono stati eseguiti presso la Struttura Complessa di Urologia universitaria due
interventi per l’impianto di un nuovo dispositivo di Neuromodulazione Sacrale indicato
per disfunzioni urinarie severe e compatibile con la Risonanza Magnetica Integrale
(Mri).
E’ il primo sistema impiantabile ad aver ricevuto il marchio di conformità europea (Ce) di compatibilità con la Risonanza Magnetica integrale, in specifiche condizioni d’uso ed è stato da pochi mesi impiantato per la prima volta in Italia in Piemonte.
La Neurostimolazione rappresenta un pilastro nella gestione dei disturbi urinari. Si tratta di un vero pacemaker che regola il funzionamento della vescica: se funziona troppo, nel caso di incontinenza urinaria, ne riduce l’attività, se funziona poco o non funziona, la stimola, riportando la persona ad una vita normale, se responsiva alla stimolazione elettrica del neuromodulatore. Fino a questo momento, i pazienti con impianto di Neuromodulazione per la gestione dei disturbi urinari o intestinali severi non hanno potuto sottoporsi a risonanza magnetica per evitare che il sistema potesse essere compromesso durante l’esecuzione dell’esame di imaging per effetto delle onde elettromagnetiche coinvolte. Negli ultimi anni, invece, il ricorso alla risonanza magnetica è notevolmente aumentato, grazie ai progressi della tecnologia che ne ha migliorato la precisione, l’efficacia e il comfort per il paziente (ogni anno vengano effettuate circa 60 milioni di procedure di risonanza magnetica nel mondo), diventando una metodica standard per la diagnosi di molte malattie e per il controllo nel tempo dell'evoluzione di patologie pregresse.
“La disponibilità di questo
nuovo dispositivo offre un grande vantaggio nel trattamento di alcune tipologie
di pazienti con disturbi urinari severi e dolore pelvico cronico che da ora in
poi potranno accedere a tutti i vantaggi della tecnica di Risonanza Magnetica,
preclusa fino a questo momento ai portatori di neurostimolatori che, per effettuarla,
erano costretti a disimpiantare prima chirurgicamente il dispositivo” – afferma
il Dott. Vito Mancini, urologo responsabile del “Centro Cure
della Incontinenza Urinaria” della Struttura Complessa Universitaria di
Urologia del Policlinico Riuniti di Foggia. “I disturbi urinari gravi sono
patologie molto invalidanti soprattutto in persone giovani”.
“I precedenti impianti
di Neuromodulazione Sacrale non erano compatibili con la Risonanza Magnetica,
spesso necessaria per alcuni pazienti soprattutto affetti da patologie
neurologiche. Il nuovo tipo di dispositivo impiantato nei giorni scorsi non
presenta questo tipo di problematica, poiché compatibile con la Risonanza
Magnetica. Esso inoltre è ricaricabile dall’esterno utilizzando una semplice cintura,
evitando in tal modo di dover operare nuovamente il paziente per la sostituzione
quando la batteria si scarica. Presso la Clinica Urologica ci impegniamo da
sempre a offrire nuova tecnologia (chirurgia robotica, chirurgia miniinvasiva e
laser) al servizio della salute del cittadino - aggiunge
il Prof. Giuseppe Carrieri, Direttore della Struttura Complessa
Universitaria di Urologia”.
“La Struttura di Urologia
Universitaria è una delle unità operative di maggiore performance presso il
Policlinico Riuniti di Foggia. La possibilità di intervenire sui pazienti presso
il Centro Cure della Incontinenza Urinaria con dispositivi per la
neuromodulazione sacrale rappresenta una delle soluzioni alternative all’intervento
chirurgico propriamente detto. Un Centro, dunque, medico specialistico che fa
riferimento alla clinica, ma che è anche integrato dal punto di vista medico
chirurgico per una patologia crescente, con la possibilità di fruire di un servizio
interdisciplinare” – dichiara il Dott. Vitangelo Dattoli Commissario
Straordinario del Policlinico Riuniti di Foggia.