L’11 Aprile scorso a Brindisi le centraline dell’Arpa hanno registrato il grado di anidride solforosa circa 10 volte più alta del solito e benzene 5 volte in più dei limiti ordinari. Le emissioni inquinanti in città però rientrano nei limiti ma stanno provocando disturbi ai cittadini tanto da indurre qualcuno a ritirare i propri bambini da scuola “per sintomi asmatici”. Dalle segnalazioni risulterebbe anche che qualcuno sia stato accompagnato al Pronto Soccorso per disturbi allo stomaco”.
Tutta colpa della puzza insopportabile che si sentiva in molti quartieri della città, al Perrino, a Bozzano e al Centro.
Ma i riscontri, come detto, rientrano nei limiti perché – come spiegano da Salute Pubblica – “l’asticella della norma è messa abbastanza in alto dal legislatore”. I soggetti asmatici – precisano – sono ipersensibili e stanno male anche alle concentrazioni misurate giorni fa”.
Uno studio condotto a Brindisi, come su un campione di altre città, dimostra che all’incremento di alcuni macroinquinanti, anche nei limiti di legge, aumentano ricoveri e decessi per malattie cardio-respiratorie. I più esposti sarebbero gli abitanti dei quartieri Perrino, Bozzano, Materdomini e Tuturano.
Tutta colpa della puzza insopportabile che si sentiva in molti quartieri della città, al Perrino, a Bozzano e al Centro.
Ma i riscontri, come detto, rientrano nei limiti perché – come spiegano da Salute Pubblica – “l’asticella della norma è messa abbastanza in alto dal legislatore”. I soggetti asmatici – precisano – sono ipersensibili e stanno male anche alle concentrazioni misurate giorni fa”.
Uno studio condotto a Brindisi, come su un campione di altre città, dimostra che all’incremento di alcuni macroinquinanti, anche nei limiti di legge, aumentano ricoveri e decessi per malattie cardio-respiratorie. I più esposti sarebbero gli abitanti dei quartieri Perrino, Bozzano, Materdomini e Tuturano.
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