Policlinico Riuniti Foggia, attivati 20 nuovi posti letto di Medicina d’urgenza Covid
La struttura è stata allestita in appena dieci giorni e attrezzata con apparecchiature e dispositivi da terapia intensiva, monitor multidisciplinari, moderni sistemi di ventilazione-invasiva, non invasiva e alti flussi, e potrà ospitare fino a 20 posti letto

Si attiva a Foggia la prima delle tre strutture OBI -
Subintensiva COVID-19, previste dalla Regione Puglia e realizzate con il
coordinamento della Protezione Civile regionale.
“Per chi governa risorse e procedimenti pubblici conta che
le cose funzionino bene, rapidamente e soddisfacendo i bisogni delle persone:
nel grande piazzale interno del Policlinico ‘Riuniti’ di Foggia, da oggi
possiamo tutti vantare una realizzazione da proporre come esempio di buona
politica, pubblica amministrazione efficiente e moderna sanità”. Lo ha detto il
vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, inaugurando questa
mattina la cosiddetta struttura campale per l’Osservazione Breve Intensiva che
completa la riorganizzazione del piano aziendale dell’emergenza COVID-19 del
Policlinico “Riuniti” di Foggia, con il sesto livello di allerta e con il
potenziamento della Rianimazione e del Pronto Soccorso.
La struttura è stata allestita in appena dieci giorni e
attrezzata con apparecchiature e dispositivi da terapia intensiva, monitor
multidisciplinari, moderni sistemi di ventilazione-invasiva, non invasiva e
alti flussi, e potrà ospitare fino a 20 posti letto.
“Insieme al modulo già esistente di 16 posti letto di
sub-intensiva presenti al Pronto Soccorso e ai 10 posti letto di Rianimazione
integrati, costituirà un’enorme area di 46 posti di sub-intensiva con un
notevole potenziamento del livello di assistenza sanitaria, in previsione
dell’eventuale terza ondata dell’emergenza COVID-19”, ha spiegato l’assessore
regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, il quale, sempre stamattina, ha
visitato anche la struttura del “Colonnello D’Avanzo”, da qualche settimana
dotata di un terzo reparto COVID-19 di Pneumologia, predisposto per accogliere
i pazienti più critici e affiancare gli altri due riservati alle acuzie
pneumologiche.
La struttura campale inaugurata stamattina nel complesso di
viale Luigi Pinto è collegata con un tunnel al primo modulo di Rianimazione
ubicato a piano terra, dotato di tecnologia di sub-intensiva e di intensiva,
assicurando così la comunicazione orizzontale. I pazienti che giungeranno al
Pronto Soccorso potranno, così, essere accolti in questa enorme area dove
saranno diagnosticati, stabilizzati e poi trasferiti in uno dei reparti
COVID-19 del Policlinico “Riuniti” di Foggia.
Il Pronto Soccorso sarà, quindi, diviso in due aree: l’area
pulita, destinata ai pazienti non sospetti, avrà l’accesso ordinario; i
pazienti COVID-19, accertati o sospetti, accederanno con ambulanza alla
struttura campale di terapia sub-intensiva presso l’ingresso posteriore del
Pronto Soccorso.
“L’operatività della struttura campale e il VI livello di
allerta rappresentano la risposta finale al COVID-19 del Policlinico ‘Riuniti’
di Foggia – ha sottolineato il Commissario Straordinario, Vitangelo Dattoli –.
Accanto alla creazione di numerosi moduli destinati a particolari categorie di
pazienti attivati in questi mesi, abbiamo inteso allestire una struttura
campale di terapia sub-intensiva che possa permettere, per un verso, una
maggiore disponibilità di posti letto e, per l’altro, una migliore accoglienza
dei pazienti che giungono in ospedale con un accertato contagio da COVID-19 o
in una condizione clinica di forte sospetto”.
I lavori sono stati coordinati in tempi record dalla
Protezione Civile regionale il cui dirigente, Mario Antonio Lerario, era a
Foggia per illustrare al vicepresidente Piemontese e all’assessore Lopalco i
diversi passaggi che hanno consentito di creare un argine e un presidio di
grande importanza, di dimensione provinciale e regionale, per poter riuscire a
gestire l’emergenza del Pronto Soccorso.