Il cancro non va in lockdown: a Bari l'undicesimo congresso 'Oncology For Primary Care'
Tra i panel principali, oltre a quello dedicato al tumore della mammella, ci saranno anche quelli in cui si discuterà del carcinoma polmonare, trattato con immunoterapia, dei tumori dell’apparato digerente, i panel sui tumori del tratto genito-urinario e quello sul melanoma.
Il percorso oncologico di pazienti affetti da tumori è
stato influenzato dall’evento pandemico, che molto spesso ha condizionato le
opzioni terapeutiche. Ma il cancro non va in lockdown. Circa 1.200.000 pazienti
sono colpiti in Italia da tumori in fase attiva, che necessita l’effettuazione
con regolarità di trattamenti chemioterapici, radioterapici, immunoterapici e
biologici frequenti e regolari.
Questi trattamenti si effettuano spesso in ospedale e
richiedono condizioni di sicurezza. L’attuale pandemia costringe talora a
rinviare dei trattamenti, specie se considerati non urgenti, e, ironia della
sorte, anche quelli dei pazienti oncologici ritenuti fragili e dunque più a
rischio di contrarre infezione dal virus.
Si sottolinea nel contempo che oggi circa il 60% dei
pazienti oncologici è vivo a 5 anni dalla diagnosi e questa percentuale si
eleva molto per alcune patologie frequenti, quali il tumore della mammella, in
cui i progressi terapeutici hanno consentito di effettuare rilevanti passi
avanti.
Sarà questo il leitmotiv dell’ XI congresso “Oncology For
Primary Care 2020 - Nuove frontiere in oncologia: l’evoluzione delle
conoscenze, il cambiamento delle scelte”, che si svolgerà, venerdì 13 e sabato
14 novembre, per la prima volta in modalità virtuale in seguito alle
restrizioni dettate dal Dpcm del governo riguardanti l’infezione da Covid-19.
Tra i panel principali, oltre a quello dedicato al tumore
della mammella, ci saranno anche quelli in cui si discuterà del carcinoma
polmonare, trattato con immunoterapia, dei tumori dell’apparato digerente, i
panel sui tumori del tratto genito-urinario e quello sul melanoma.
Realizzato in collaborazione con C.LabMeeting, l’evento
scientifico, che reca la firma del professor Eugenio Maiorano, del dottore Vincenzo
Contursi e del dottore Nicola Marzano, responsabile del reparto di Oncologia
Medica dell’Ospedale San Paolo di Bari, vuole mettere in risalto come la grande
rivoluzione nella lotta alla terapia dei tumori è avvenuta grazie ai progressi
della genetica e della biologia molecolare, che hanno consentito di individuare
meccanismi che il tumore usa per invadere l’organismo, ma ci hanno anche
svelato i talloni di Achille dei meccanismi di crescita del tumore per
soffocarne i percorsi.
È questo l’obiettivo dell’ “oncologia di precisione”, che
si modella sulle caratteristiche del tumore, ma anche sulle caratteristiche del
paziente, fino ad essere sempre più personalizzata, per poter dare la terapia
migliore nel momento più adatto al giusto paziente. Sarà questo il fulcro del congresso,
utile a fare il punto sulle attuali strategie terapeutiche, che comprendono
anche la qualità di vita di quanti affrontano questo percorso.
Interverranno tra gli altri il prof. Pier Luigi Lopalco, il
noto epidemiologo che relazionerà su Covid-19 e rapporto con i pazienti
oncologici, e la dottoressa Domenica Lorusso, oncologa pugliese di fama internazionale
che presta la sua esperienza all’ospedale “Gemelli” di Roma e che mostrerà le
conquiste e le sfide del futuro rispetto all’andamento dei tumori ginecologici.
Non mancherà come ogni anno il tradizionale Talk Show di
chiusura evento, sabato 14 novembre, il cui tema verterà sulla relazione tra
malattia oncologica e medicina di genere.