29 Marzo 2024 - Ore
Salute

Assegni di cura, la Regione Puglia incontra le famiglie: ‘Asl trasparenti, per il futuro regole condivise’

Al centro del lungo confronto, il disagio manifestato dai rappresentanti di alcune associazioni di genitori per non aver avuto accesso al contributo economico dell’Assegno di cura

Il direttore generale del Dipartimento delle Politiche per la Salute della Regione Puglia Vito Montanaro, insieme con il consigliere politico del Presidente Emiliano Domenico De Santis, ha incontrato in Presidenza i rappresentanti di alcune organizzazioni di familiari di persone gravemente disabili che stavano manifestando sotto la sede della Presidenza della Regione Puglia.  Al centro del lungo confronto, il disagio manifestato dai rappresentanti di alcune associazioni di genitori per non aver avuto accesso al contributo economico dell’Assegno di cura. 
  
Montanaro ha raccolto tutte le criticità evidenziate, relative alla vecchia gestione del bando 2018, e si è impegnato a scrivere una lettera ai direttori generali delle Asl pugliesi per chiedere fondamentalmente di portare a termine le valutazioni mediche, qualora ciò non fosse ancora avvenuto, di pubblicare le graduatorie definitive, in modo che ciascuno possa rendersi conto di quale sia la sua posizione con i relativi punteggi e infine di istituire uno sportello ascolto in ogni Asl per agevolare il dialogo con le famiglie, al fine di rendere meno faticoso l’aspetto burocratico e più trasparente le verifica della sussistenza dei requisiti. 
  
Il consigliere politico del Presidente, Domenico De Santis ha ricordato come la Regione Puglia sia la regione italiana che più investe in Welfare. Per l’annualità 2018/2019 infatti, la Regione Puglia ha messo 35 milioni di euro sulla misura Assegno di cura, 13 milioni del Governo nazionale, 12 milioni più altri 10, sul bilancio autonomo regionale. 
  
Per il futuro invece Montanaro si è impegnato a gestire in maniera condivisa con tutte le associazioni i criteri del nuovo bando, con la massima trasparenza e facilità di condivisione, con una novità fondamentale. L’istituzione di una Unità di Valutazione Multidisciplinare unica, regionale, un ufficio cioè che stabilisca con identici criteri quale valutazione medica assegnare a ciascun paziente. Un gruppo di specialisti che utilizzi le stesse modalità di attribuzione dei punteggi di accesso al beneficio.   

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