25 Aprile 2024 - Ore
Salute

Bari, apre l’ospedale ‘Maugeri’: nuovo centro di medicina riabilitativa in Puglia

L’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico si trasferisce da Cassano delle Murge a Bari e punta su un setting assistenziale rinnovato e avanzato

Un nuovo ospedale per la Puglia, una nuova casa per la Medicina riabilitativa nel Mezzogiorno. L’Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico Maugeri si trasferisce da Cassano delle Murge a Bari e punta su un setting assistenziale rinnovato e avanzato, sull’avanguardia tecnologica delle cure e dei processi, sulla riorganizzazione e il rilancio di tutte le attività di ricerca, mantenendo la massima attenzione alla qualità delle cure e al benessere dei pazienti e dei loro familiari.

“Nell’Istituto Maugeri IRCCS Bari”, spiega Paolo Migliavacca, direttore generale ICS Maugeri Spa Società Benefit, “si condensano le innovazioni cliniche e tecnologiche che il Gruppo Maugeri ha sviluppato negli ultimi cinque anni. Si tratta di una struttura completamente digitalizzata, dalle cartelle cliniche a quelle infermieristiche, a quelle fisioterapiche, con una centrale di monitoraggio in grado di garantire l’osservazione, 24 ore su 24, dei parametri vitali dei degenti, migliorando significativamente la qualità assistenziale e la sicurezza per i pazienti più critici. Un’infrastruttura ulteriormente potenziabile, anche per usi avanzati in telemedicina”.

L’IRCCS Maugeri di Bari ospita 230 posti letto divisi tra le unità operative di Pneumologia, Cardiologia, Neurologia riabilitativa (Gravi cerebrolesioni acquisite e Unità Spinale) e Rieducazione e Riabilitazione funzionale. Alle attività cliniche, coordinate dalla Direzione di Istituto (Mauro Carone), e dalla Direzione Sanitaria (Maria Ruccia), si affiancano le attività di ricerca scientifica coordinate dalla Direzione Scientifica (Domenico Scrutinio) mentre il responsabile amministrativo è Luigi Zanchi.

“La nuova struttura”, sottolinea il direttore Carone, “consente una organizzazione per intensità di cura con una divisione non tanto per patologia quanto per necessità terapeutiche che possono richiedere interventi più o meno intensi: questa organizzazione degli spazi inoltre facilita e sostiene il nostro modello intersettoriale di assistenza. Ogni paziente ha un proprio piano terapeutico che richiede spesso la collaborazione e l’intervento di professionisti diversi”.

Il nuovo IRCCS Maugeri di Bari non è un semplice trasferimento, ma il rilancio in una nuova e più moderna struttura, ubicata a Bari, di un centro di riabilitazione già punto di riferimento per tutto il territorio regionale: lo dimostrano i tassi di occupazione dei posti letto (100 per cento) e la complessità dei casi trattati che necessitano di un alto carico assistenziale. La nuova struttura – per le caratteristiche architettoniche che possiede – consente infatti la riqualificazione di processi di cura, l’introduzione di standard di qualità più avanzati e permette il miglioramento del confort alberghiero per i pazienti e i loro familiari.

La struttura, con 4 piani fuori terra è collegata con una scala centrale: al piano zero sono ubicate la Riabilitazione neurologica, l’unità spinale e le gravi cerebrolesioni acquisite, al primo piano Recupero e Riabilitazione funzionale al secondo e al terzo piano ci sono la Riabilitazione cardiologica e la Riabilitazione Pneumologica organizzate per intensità di cura, al meno 1 le direzioni, la Radiologia, gli ambulatori, il bar e l’auditorium, al meno due le palestre, il laboratorio di analisi, i laboratori di ricerca e la farmacia mentre al meno 3 sono ubicati i magazzini, la cucina con la mensa. L’investimento totale ammonta a 30 milioni di euro: per l’acquisto della struttura sono stati investiti 18 milioni di euro a cui si sono aggiunti 7,5 milioni di euro per la riqualificazione e gli investimenti immobiliari.

Le operazioni di trasferimento dei pazienti si concluderanno entro fine dicembre 2019: le attività sono state organizzate secondo un timing dettagliato che ha previsto il blocco dei ricoveri, la dimissione cadenzata dei pazienti a termine cura e il trasferimento in sicurezza dei pazienti attualmente in cura. 

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