Tap, Emiliano replica al ministro Calenda: 'Non siamo contrari, chiediamo il cambio dell'approdo'
Il governatore della Puglia: 'Il ministro spieghi perché mettere a rischio un paradiso naturale come San Foca. Chiediamo incontro con il governo'

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha
replicato alle dichiarazioni del ministro Carlo Calenda fatte a Capri al
convegno dei Giovani di Confindustria: "Non posso consentire a un ministro
della Repubblica di giocare al gioco delle tre carte con la Regione Puglia. La
Regione Puglia non è contraria al Tap. Ma chiede che il gasdotto non approdi
nella splendida spiaggia di San Foca-Melendugno, bensì più a nord in un tratto
di costa già industrializzato è già dotato di infrastrutture per il gas. Una
richiesta la nostra di buon senso, legalità, rispetto della volontà popolare e
tutela dell'ambiente”.
Il governatore della regione Puglia ha spiegato che “non
è affatto vero che una modifica del progetto farebbe saltare l'esecuzione
dell'opera” ma di essere disponibile a “cambiare punto di approdo” e “firmare
un protocollo di intesa col Governo e con il Consorzio Tap per realizzare
l'opera abbattendo a zero tutti i termini previsti dalle leggi”. “Piuttosto spieghi il ministro – ha aggiunto Emiliano
- per quale ragione è stato scelto proprio l'approdo della spiaggia di San Foca
tanto più a sud rispetto a Mesagne (Brindisi) dove il gasdotto si deve poi
ricongiungere con la dorsale Snam?”.
“Il ministro – ha continuato il governatore - spieghi
perché mettere a rischio un paradiso naturale come San Foca sapendo che la
commissione VIA nazionale ha aperto la verifica e sta constatando la assoluta
inidoneità geologica del sito di Melendugno allo scavo sotterraneo (cosiddetto
drill)? Nell'impossibilità di effettuare lo scavo sotterraneo sarebbe peraltro
improponibile intervenire dall'esterno perché i danni ambientali sarebbero
enormi.
La proposta della Regione Puglia di far arrivare più
a nord il gasdotto rende dunque l'opera meno costosa e più facile da
realizzare”.
Emiliano ha dichiarato di essere disponibile ad un
immediato incontro col Governo per spiegare nel dettaglio le nostre proposte,
anche in presenza del consorzio Tap.
“Voglio ricordare al ministro Calenda – ha concluso
il presidente della Regione Puglia - di essere più rispettoso non solo quando
parla della Puglia, ma anche quando parla della Vallonia trattandosi di regione
appartenente a uno Stato estero sovrano membro dell'Unione Europea al quale un
ministro della Repubblica italiana non può rivolgersi nel modo in cui ha fatto.
Deve inoltre essere più rispettoso nei confronti dei cittadini e dei loro
rappresentanti istituzionali che, a differenza sua, sono stati eletti
direttamente dal popolo a suffragio universale e rispettano il mandato che è
stato loro affidato".