Puglia, approvata manovra finanziaria da 1 miliardo e 150 milioni di euro
Previsti 4 milioni euro destinati al cofinanziamento per il Reddito di Dignità, 15 milioni di euro al Fondo globale socio-assistenziale per finanziare i Piani sociali di zona, altri 15 milioni di euro su interventi per la non autosufficienza e le nuove povertà
Un
bilancio di previsione 2021 che guarda alla tenuta sociale della Puglia e
consolida l'impulso agli investimenti, sfidando gli effetti della pandemia che
ha funestato il 2020. È la sintesi della lunga discussione che, all'una e
quaranta di notte, ha portato il Consiglio regionale ad approvare la legge per
la formazione del bilancio di previsione 2021 e il bilancio pluriennale
2021-2023 della Regione Puglia.
Una manovra economico-finanziaria, la prima
dell'undicesima legislatura, che riguarda complessivamente circa 1 miliardo e
150 milioni di euro, "con cui proviamo a superare la grande crisi causata
dalla pandemia, mantenendo fermi tutti i servizi pubblici, tenendo basse le
tasse, alleggerendo il carico fiscale per le famiglie numerose e per diverse
categorie di operatori economici", ha osservato il presidente Michele
Emiliano.
Per spingere gli investimenti la Regione Puglia
mobilità 250 milioni di euro della quota di cofinanziamento di tutta la spesa
comunitaria. Ma ha stanziato un portafogli di 200 milioni di euro per la
programmazione straordinaria di contributi agli investimenti delle
Amministrazioni pubbliche pugliesi: interventi di manutenzione straordinaria,
di miglioramento tecnico-funzionale e di riqualificazione di opere pubbliche
cantierabili con assoluta urgenza. "Una misura – ha sottolineato il
vicepresidente e assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese – che
considera la particolare congiuntura economica conseguente alla pandemia e che
vuole contrastare le ricadute occupazionali negative, rilanciando la ripresa
economica e occupazionale".
Questa dinamica relativa agli investimenti e
l'attenzione al tessuto economico pugliese è una qualità delle azioni pubbliche
regionali che Piemontese ha rievocato riproponendo al nuovo Consiglio regionale
le risorse che, nel corso di questo duro 2020, sono state fatte arrivare a
piccoli imprenditori, commercianti, artigiani: "Persone in carne e ossa
che stavano fallendo – ha detto il vicepresidente della Regione Puglia – e per
le quali siamo stati in grado, solo per il Titolo II, economia più che reale,
di fare arrivare contributi regionali per 312 milioni e mezzo di euro; sul
Microcredito circolante di dare risposte positive a 10.118 domande, con mutui
erogati per 217 milioni e 700 mila euro, con un contributo regionale del 20 per
cento a fondo perduto pari a 43 milioni e mezzo di euro; con Start di stare
vicini a 31.915 persone, tra partite IVA e co.co.co., con concretissimi 63 milioni e 800
mila euro impegnati".
Un carattere anti-ciclico, pensato per
fronteggiare le forti difficoltà economiche causate dalla pandemia, ha la
misura per 200 milioni di euro di investimenti per le opere pubbliche.
"Una scelta – ha sottolineato Piemontese – possibile perché possiamo
permettercela, grazie al fatto che la Regione Puglia ha un bilancio in ordine e
in salute, non perché lo dica io, ma perché lo dice la Corte dei conti e lo
dicono le agenzie internazionali di rating indipendenti: se oggi per rilanciare
la ripresa economica e occupazionale riteniamo utile attivare una
programmazione straordinaria per concedere alle amministrazioni pubbliche la
possibilità di avere dei contributi per investimenti, affinché si possano
realizzare interventi di manutenzione straordinaria, di miglioramento
tecnico-funzionale, di riqualificazione delle opere pubbliche di loro
competenza, e queste siano cantierabili con urgenza, credo che questo sia un
elemento positivo.
Sulle agevolazioni fiscali, la Legge di Bilancio
2021 conferma le detrazioni all'addizionale IRPEF per le famiglie numerose, con
un'agevolazione superiore in presenza di persone con handicap. È stata
eliminata la tassa di concessione per l'iscrizione all'Albo degli artigiani. È
stata abbattuta la tassa di concessione per le farmacie e per i concessionari
del demanio marittimo.
Ogni capitolo della
spesa sociale mantiene completa e forte la sua dotazione.
Sono stati previsti 4 milioni euro destinati al cofinanziamento per il Reddito
di Dignità, 15 milioni di euro al Fondo globale socio-assistenziale per
finanziare i Piani sociali di zona, altri 15 milioni di euro su interventi per
la non autosufficienza e le nuove povertà, 10 milioni di euro per i servizi di
assistenza specialistica per l'integrazione scolastica dei bambini disabili. I
buoni servizio alle famiglie con minori potranno disporre di una dote per 3
milioni di euro.
Il trasporto pubblico locale potrà contare su circa 140 milioni di euro, 6
milioni di euro in più rispetto al 2020, da sommare ai 390 milioni circa a carico
dello Stato.
Molto significativo lo sforzo finanziario per rafforzare la Protezione Civile
regionale, molto impegnata sul fronte del contrasto alla pandemia: lo
stanziamento passa a 21 milioni di euro, rispetto ai 14 dell'anno che sta
finendo.
Attenzione alta anche al sistema dell'istruzione, con 7 milioni di euro per
borse di studio universitarie e 9 milioni per il diritto allo studio.
Il bilancio è stato l'occasione per aggiungere, a quello della maggioranza di
centrosinistra, il voto positivo anche del Movimento 5 Stelle: "Oggi ci
troviamo davanti un bilancio diverso ed è la prima volta in sei anni", ha
osservato la capogruppo del M5S, Grazia Di Bari, nelle sue dichiarazioni di
voto.
Fra gli elementi su cui si è registrata addirittura l'unanimità tra i Gruppi
consiliari, i 4 milioni di euro come ristoro per la categoria degli ambulanti:
da quelli che operano prevalentemente in fiere, sagre, eventi sportivi a quelli
che si occupano del commercio di prodotti alimentari, bevande, tessili,
abbigliamento, calzaturiero, fino ai fioristi, tra le categorie più colpite
dalla pandemia.