29 Marzo 2024 - Ore
Donne / Politica

Forum regionale di sviluppo sostenibile, Maraschio: ‘Parità di genere base necessaria per un mondo pacifico’

Titti De Simone, consigliera del presidente Emiliano per l'attuazione del programma: ' Non è più in gioco solo una questione di diritti di una parte del genere umano, ma di responsabilità da condividere insieme per un futuro migliore'

La seconda sessione del Forum Regionale di Sviluppo Sostenibile, tenutasi nel pomeriggio presso la Fiera del Levante, ha avuto come focus la sostenibilità in ottica di equità e pari opportunità per tutti, contrasto del gender gap e il superamento di ogni forma di discriminazione legata alle differenze di genere.

 

“Quando si parla di sostenibilità, il sentire comune è quasi sempre orientato su temi prettamente ambientali. Ma il processo per uno sviluppo che possa davvero ritenersi “sostenibile” deve correre lungo molteplici binari, tutti orientati verso un miglioramento sociale del nostro mondo. Uno di questi è la parità di genere. L’ONU definisce la parità di genere non solo un diritto umano fondamentale, ma una base necessaria per un mondo pacifico, prospero e sostenibile”, ha dichiarato l’Assessora all’Ambiente della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio nei saluti di apertura all’evento. “Investire sulle donne è, inoppugnabilmente, investire sul futuro. È ciò che intendiamo fare, per una Puglia in cui la parola equità sia vita quotidiana e quotidiano appagamento dei sogni di tutte e di tutti”, ha aggiunto l’Assessora.

 

Conclusi i saluti istituzionali, il Piano territoriale per Taranto – connesso al percorso delle bonifiche ambientali, alla riconversione industriare ed economica, alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione del tessuto sociale – è stato terreno di esercizio per studiare la declinazione concreta, degli obiettivi operativi in cui si articolano i principali Goal dell’Agenda ONU 2030, nella Regione.

“Taranto non è solo la città dell’Ilva – ha detto il capo gabinetto della Regione Puglia Claudio Stefanazzi – ma un paradigma nuovo, una nuova storia da aprire. Una sfida da vincere nell’interesse di tutta la Regione a partire dalla scelta coraggiosa ed oggi pienamente confermata dall’Europa della decarbonizzazione.  Riportare la Puglia ed i pugliesi al centro delle scelte.  In questa crisi pandemica tutti questi temi sono diventati essenziali per costruire una risposta credibile ed una ripartenza economica. Vale per la questione ambientale tanto per quella di genere. Queste Strategie sono centrali nei prossimi anni. Questo PNRR deve rendere effettivi i Lep in modo universale fra nord e sud”.

“Sappiamo bene che non può esserci sostenibilità senza parità – ha dichiarato Titti De Simone, Consigliera del Presidente per l’attuazione del Programma e per l’Agenda di genere – la Strategia regionale per la parità di genere integra la strategia per la sostenibilità, e non è un obiettivo numerico, un traguardo liberale, ma l’indispensabile presupposto per perseguire gli altri obiettivi di bene comune fissati nell’Agenda ONU 2030: clima e cura del pianeta, lotta alla povertà, pace e giustizia, tutela dei minori e delle persone fragili, comunità e città sostenibili, consumo responsabile. Non è più in gioco solo una questione di diritti di una parte del genere umano, ma di responsabilità da condividere insieme per un futuro migliore.”

 

Anna Maria Candela, Dirigente Regione Puglia ha dichiarato che “Occorre affrontare gli aspetti più strutturali e sistemici legati alle diseguaglianze territoriali e alle discriminazioni di genere, etniche, religiose, anagrafiche, ecc.., gli effetti redistributivi, le nuove povertà e la povertà educativa, la mobilità sociale.” Ha, inoltre, aggiunto che “Senza riduzione del gender gap, senza redistribuzione delle risorse delle opportunità di qualità della vita e senza giustizia sociale, la transizione non sarà né ecologica né giusta. In questo contesto la Regione Puglia si è impegnata nella costruzione dell’Agenda di Genere regionale articolata in diverse aree di policy, per suggerire obiettivi strategici ed operativi che concorrano al perseguimento di diversi Goal dell’Agenda ONU. Tutto questo non per una compensazione sociale, purtroppo tardiva, ma per una transizione giusta”. Durante l’intervento sono stati, inoltre, presentati le azioni settoriali per il Piano Territoriale di Taranto: interventi gender impact pensati per ridurre il gender gap oggi rilevabile nella partecipazione delle donne alla vita economica, sociale, culturale.

 

Il Dirigente Sezione Raccordo al sistema regionale Nicola Lopane, ha sottolineato come “La pandemia ha reso la situazione socioeconomica ancora più allarmante e le donne del sud sono state le più penalizzate: in Puglia solo il 37,7% degli occupati è donna”. In tal senso, “Gli indirizzi di policy rivolti alla ripresa e al rilancio assegnano un ruolo chiave alla PA, con particolare attenzione alla dimensione di genere. Tra le numerose e valide proposte che già sono state avanzate, può essere interessante prendere in considerazione anche una strategia innovativa come quella del gender procurement, che prevede di introdurre la promozione della parità di genere nei rapporti di acquisto e di fornitura di ogni tipo”, ha aggiunto.

 

Sono, inoltre, intervenuti: Rinaldo Melucci, Sindaco del Comune di Taranto; Claudio Stefanazzi, Capo di Gabinetto della Presidenza Regione Puglia; Roberto Venneri, Segretario Generale della Giunta; Elio Sannicandro, Direttore ASSET; Francesca Zampano, Dirigente Regione Puglia; Pasquale Orlando, Autorità di Gestione POR FESR Regione Puglia.

 

La sessione si è conclusa con alcuni interventi dalla platea a sostegno delle tematiche affrontate e con i saluti dell’Assessora all’Ambiente della Regione Puglia Anna Grazia Maraschio.

 

I lavori sono stati trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook della Regione Puglia.

 

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