Puglia, consiglio regionale approva mozione contro il deposito nazionale di stoccaggio per le scorie nucleari
Con la mozione si vuole manifestare il profondo dissenso alla localizzazione nel territorio pugliese del deposito nazionale di rifiuti e a garantire il supporto tecnico agli Enti locali coinvolti affinché gli stessi non subiscano aggravi di spese per redigere opportune osservazioni da inviare a SOGINB.

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità la mozione
urgente proposta dall'Ufficio di Presidenza e firmata e condivisa da tutti i
capigruppo, sulla localizzazione del deposito nazionale di stoccaggio per le
scorie nucleari.
In premessa nel testo della mozione è scritto che
con il nulla osta del Governo, la SOGIN (società pubblica di gestione del
nucleare, incaricata allo smantellamento degli impianti nucleari italiani e
della gestione e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi), ha redatto
e reso pubblica la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee
(CNAPI) allo stoccaggio dei rifiuti radioattivi, individuando le aree
potenzialmente idonee che in Italia sono sessantasette e tra queste, cinque
rientrano nel territorio della Regione Puglia e in particolare nei comuni di
Gravina di Puglia (Ba}, Laterza (Ta) e Altamura (Ba).
Con la mozione si vuole manifestare il profondo
dissenso del Consiglio regionale della Puglia alla localizzazione nel
territorio pugliese del deposito nazionale di rifiuti e a garantire il supporto
tecnico agli Enti locali coinvolti affinché gli stessi non subiscano aggravi di
spese per redigere opportune osservazioni da inviare a SOGINB. A tal riguardo,
è opportuno sottolineare come l'avviso per la consultazione pubblica sulla
localizzazione del deposito nazionale, già pubblicato il 5 gennaio 2021,
prevede che nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione, le Regioni, gli
Enti Locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati, possano
formulare osservazioni e proposte tecniche.
Il Consiglio regionale tenuto conto anche di
quanto considerato nella mozione presentata dal Gruppo di Fratelli d'Italia
impegna dunque la Giunta a praticare ogni utile iniziativa, anche di concerto
con le regioni confinanti, a partire dalla Basilicata con cui il dialogo è già
avviato, finalizzata a far desistere il Governo da ogni possibilità di allocare
sul territorio regionale il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi
partecipando alla consultazione pubblica in corso e nominando una Cabina di
Regia regionale che, insieme ad ANCI, all'Università e alle organizzazioni di
categoria, possa dare supporto tecnico, scientifico e giuridico ai comuni
interessati dal progetto, affinchè, insieme al personale tecnico della Regione,
nei sessanta giorni decorrenti dal 5 gennaio 2021, siano predisposte le
osservazioni necessarie da presentare alla Sogin.