Il Politecnico di Bari non ci sta, e decide di rispondere alle accuse. Lo fa durante una conferenza stampa convocata per chiarire la situazione riguardo la classifica sugli incentivi una tantum per gli anni 2011,2012 e 2013. Nel 2010 la legge Gelimini bloccò gli scatti stipendiali. Il Ministero però, in attesa della riattivazione, ha erogato dei finanziamenti agli Atenei italiani, ammettendo degli incentivi una tantum ai docenti di prima e seconda fascia e ai ricercatori a tempo indeterminato per gli anni 2011,2012 e 2013. Per far fronte a questa operazione, il Politecnico di Bari ha stilato un regolamento, approvato dal Senato accademico. In questo regolamento sono stati inseriti i requisiti necessari per la partecipazione al bando: assoluzione dei compiti didattici assegnati e previsti nell’ultimo triennio; produzione di almeno una pubblicazione scientifica; assoluzione dei compiti gestionali. Per tutelarsi in maniera completa, il Politecnico ha nominato una Commissione esterna per stilare la graduatoria. Una volta stilata la classifica, sono pervenute 10 richieste di accesso agli atti e 4 ricorsi. Un numero esiguo, se si pensa che i candidati erano oltre 600. Una domanda di ricorso è stata presentata dal Professor Michele Ciavarella, professore di Ingegneria meccanica e Aerospaziale. Dopo aver richiesto l’accesso agli atti, Ciavarella avrebbe presentato delle presunte deleghe ricevute dal precedente Rettore, Nicola Costantino, in carica fino al 24 giugno 2013. L’attuale Rettore del Politecnico di Bari, prof. Eugenio Di Sciascio, ha tenuto a precisare che le deleghe presentate dal professore ricorsista mancano del decreto rettorale, perciò non possono essere ritenute valide. Il prof. Di Sciascio ha quindi evidenziato i principi di trasparenza e meritocrazia sui quali si fonda il Politecnico di Bari. Intanto, la Commissione si riunirà il prossimo 9 marzo per giudicare i ricorsi e stilare la graduatoria definitiva. Tutto deve essere fatto nel più breve tempo possibile, perché si rischiano di perdere i fondi destinati agli incentivi.
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