
Nuovo appuntamento della rassegna “To the theatre” al
Teatro Abeliano venerdì 1 e sabato 2 febbraio, alle 21, con “Else” di
Nunzia Antonino e Carlo Bruni, liberamente ispirato all’opera di Arthur
Schnitzler "La signorina Else" sulla base della traduzione di Giuseppe
Farese.
"Fondandoci sulla novella scritta come monologo
interiore nel 1924 sotto le stesse influenze che avrebbero dato corpo alla
psicanalisi di Freud, siamo partiti dall’adolescente in vacanza e dal suo
dramma alimentato da un debito del padre nei confronti di un laido signor
Dorsday. Debito che lei è invitata a estinguere con “strumenti” ritenuti ormai
comuni, perciò lontanissimi dal produrre scandalo,ma ancora oggi
“perfettamente” in grado di alimentare le tragiche conseguenze svolte dal racconto.
La nostra direzione è condizionata dall’anagrafe: Else non è la diciannovenne
dell’originale, piuttosto lo è stata. Rimasta impigliata nella lettera che
scatenò il dramma, è alle prese con lo stesso Veronal di allora: medicinale
ormai però fuori moda; veleno inadeguato al ruolo e dunque anche inutile a
domare il reiterato dolore. La nostra Else vive in un mondo sordo, immerso in
una crisi culturale non dissimile da quella che ispirò Schnitzler: fonte di
ossessioni, nel migliore dei casi in grado di condurre alla follia"