Il 7 dicembre alle ore 19 si inaugura presso la Galleria
Cattedrale di Conversano la mostra intitolata Rosso è… Dodici artisti alle
prese con un colore molto speciale, curata da Lia De Venere. In mostra le opere
di: Dario Agrimi, Mariantonietta Bagliato, Giuseppe Ciracì, Salvo D’Avila,
Giuseppe De Mattia, DePalma&Pinto, Nicola Genco, Pierpaolo Miccolis, Marco
Neri, Rossella Petronelli, Massimo Ruiu, Enzo Tempesta. Così scrive in catalogo
la curatrice: “Il rosso è un colore antico e usato da sempre per esprimere una
molteplicità di emozioni, sentimenti e concetti, a volte contrastanti. Amore,
passione, sesso, coraggio, dinamismo, rivoluzione, energia, aggressività,
protezione, impulsività, eccitazione, pericolo, forza, bellezza, attrazione,
repulsione, allarme, divieto, calore, distruzione, gioia, lutto, peccato,
sacrificio, ricchezza, compassione, martirio, violenza. Il rosso è di volta in
volta questo e molto altro ancora. In ognuna delle opere in mostra il rosso
riveste un significato particolare. Se Enzo Tempesta chiude in una scatola di
legno una rosa rossa a significare il valore dell’amicizia, è Mariantonietta
Bagliato a compendiare in un drappo rosso marezzato la preziosità degli affetti
famigliari. La sollecitazione a orientare lo sguardo in modo nuovo che giunge
dalla sequenza di immagini di Giuseppe De Mattia, diventa un incitamento
perentorio alla difesa della bellezza nel manipolo di uomini in marcia di
Nicola Genco. E se il barbagianni vendicatore di Pierpaolo Miccolis ci ricorda
l’urgenza di mobilitarci per preservare l’integrità della natura, d’altro canto
Massimo Ruiu sfrutta la potenzialità segnaletica del rosso per avvertirci della
pericolosità di una specie ittica. Un oggetto di culto, vera icona del Made in
Italy, come la Ferrari ritratta da Rossella Petronelli, è l’emblema eloquente
della velocità, mentre nel colore dell’impronta digitale di Leonardo
sovrapposta a uno dei fogli della Raccolta Windsor, su cui Giuseppe Ciracì è
intervenuto con discrezione, è palese il riferimento alla energia creativa del
genio. Se nell’impalpabile corolla di un papavero – una sorta di vanitas –
Salvo D’Avila ha condensato la fragilità dell’esistenza umana, d’altra parte
nella raccolta di bandiere di Marco Neri il rosso è di volta in volta simbolo
di rivoluzione, coraggio, sangue versato per la libertà, richiamo a principi
religiosi o a virtù civili, a elementi della natura, ma anche al calore vitale
del sole. Quel sole che matura e conferisce sapore ai grappoli di pomodori
della Regina, tipici della terra di Puglia, cui i designer DePalma&Pinto
hanno regalato vita duratura tramite la ceramica. C’è un’opera, infine, in cui
il rosso è assente. E’ quella di Dario Agrimi, che ci mostra ciò che percepisce
al posto del rosso chi è affetto da acromatopsia, un raro disturbo genetico
della vista che trasforma i molteplici colori della realtà in una triste scala
di grigi”.
A Conversano la mostra 'Rosso è... Dodici artisti alle prese con un colore molto speciale'
In ognuna delle opere in mostra il rosso riveste un significato particolare