25 Aprile 2024 - Ore
Cultura e Spettacolo / Donne

L’Odissea come un bordello di lusso, arriva in autunno il nuovo spettacolo di Daniela Baldassarra

Debutterà il prossimo autunno il nuovo monologo della pluripremiata comica pugliese Daniela Baldassarra che, dopo le rivisitazioni della Divina Commedia […]

Debutterà il prossimo autunno il nuovo monologo della pluripremiata comica pugliese Daniela Baldassarra che, dopo le rivisitazioni della Divina Commedia e della Bibbia, si appresta a mettere sottosopra l’Odissea.

 

“Penelope e le malafemmine”, questo il titolo. Daniela, cosa dobbiamo aspettarci?  

Un monologo di Stand Up Comedy, audace, irriverente, con una buona parola per tutti. I miei monologhi solitamente hanno un’impostazione teatrale, ma questa volta no. Saremo io, un microfono, e il pubblico, in uno spietato ma costruttivo tutti contro tutti. Le vere protagoniste di questa Odissea sono le donne che hanno fatto la storia di Ulisse, e che incarnano archetipi femminili estremamente attuali: Penelope (la moglie devota), Elena di Troia (la fedigrafa), Circe (la libertina), le Sirene (per l’occasione alter ego delle moderne femministe), in un vorticoso girotondo di intrighi, capricci, voltafaccia e piagnistei. 

 

Ma quindi tu da femminista prenderai in giro le femministe?! 

E come non potrei! In realtà prenderò in giro tutti: uomini, donne, omosessuali, le coppie, i latin lover, e sì, in particolare gli attuali movimenti femminili radicali che fanno confusione tra femminismo e misandria. Le donne che odiano gli uomini non sono femministe, anzi hanno interiorizzato le dinamiche più perverse del maschilismo. Non si parla mai di questo perché pare non sia politicamente corretto, e invece, come tutte le cose sottaciute, è un problema molto insidioso. La parità di genere ha bisogno di uomini e donne che lavorino insieme, non di schieramenti nemici.

 

Tu chi sarai sul palco, Penelope o una delle malafemmine? 

In realtà io sarò una specie di troll, e mi comporterò esattamente come fanno i troll ‘internettiani’, disturbando e fomentando gli animi con luoghi comuni e istigazioni sessiste. Il pubblico dovrà essere attento a non farsi trollare dalle mie provocazioni, o dovrà caderci dentro con tutte le scarpe, come spesso avviene. Io credo che per combattere stereotipi e preconcetti sia necessario visualizzarli e riconoscerli; diversamente ne saremo sempre vittime inconsapevoli.

 

Cos’è che ci farà divertire maggiormente? 

Credo le dinamiche di coppia in cui più o meno tutti ci riconosciamo. A volte è anche molto divertente rendersi conto di essere “stereotipati”, non è un peccato mortale, tutti lo siamo seppur non consapevolmente. Io per esempio sono un cumulo di cliché femminili: sono isterica durante il ciclo mestruale, non so parcheggiare, voglio sempre avere l’ultima parola. Che problema c’è? Scoprirlo, saperlo, vederlo anche grazie ad uno spettacolo comico può essere, oltre che spassoso, molto utile.

 

Ancora riserbo sui dettagli delle primissime date di questo impertinente One Woman Show al servizio della libertà d’espressione delle donne. Vi aggiorneremo tra qualche settimana.

 

 

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