Bari: il candidato al premio UBU 2015 Oscar De Summa al Teatro Kismet con 'Stasera sono in vena'
Lo spettacolo è in programma sabato 28 novembre alle 21.00

Puglia, anni Ottanta, la nascita della Sacra Corona Unita e l’arrivo dell’eroina sul mercato del divertimento: è il contesto da cui
parte lo spettacolo Stasera
sono in vena di e con
Oscar De Summa, in programma al Teatro Kismet sabato 28 novembre
alle 21.00 (biglietti al box office Feltrinelli, all’Officina degli Esordi
e sul circuito bookingshow; info 080.579.76.67; www.teatridibari.it).
Candidato
al Premio UBU 2015 come migliore novità, il monologo di De Summa è ambientato
in Puglia negli anni Ottanta, quando i boss della mafia e della ‘ndrangheta
arrestati venivano mandati in carcere a Brindisi e da qui, scoperta l’assenza
di un’organizzazione criminale “in loco”, dettero vita alla Sacra Corona Unita.
Primo atto fu inondare il mercato
del divertimento di eroina.
Il racconto è allora quello di un
ragazzo che ha già dato per acquisito che quello è quello che si fa e cioè
drogarsi. Ma grazie all’intercessione di una ragazza, un angelo venuto da
Zurigo, gli si affaccia nella vita che c’è una possibilità di riscatto, che si
può essere padroni della propria vita, che non è proprio obbligatorio dover
soccombere allo stato delle cose imposto dalla tradizione.
A proposito del suo lavoro, De
Summa spiega: “un racconto semplice, ironico in tutta la prima parte, ma un
ironia amara, che racconta di una di quelle estati “che non ci si può
scordare”, tra amici, con questa ragazza venuta dall’estero, che anima le
relazioni; dove, a parte passeggiare in macchina, a parte farsi le canne, non
si fa niente! Un Niente che dilania e ci spinge verso abissi da cui non c’è più
ritorno.
Io sono qui! Sono vivo!Dopo aver
passato una stagione all'inferno, dopo aver attraversato la bruttura che cambia
le linee del volto, le rende dure e sinonimo di dolore. Il dolore che si
nasconde in ogni piega del corpo, il dolore che detta le azioni da compiere
proprio per sottrarsi a quel dolore. Un dolore fisico prima di tutto, un dolore
che conforta e ci distrae da un dolore ancora più grande, quello della nostra
anima, quello del nostro spirito che non trova collocazione nella società.
Quello del nostro sentirsi sempre inadeguati, fuori luogo.
Stasera sono In vena è
uno spettacolo ironico e amaro al tempo stesso, in cui racconto parte della mia
adolescenza in Puglia, negli anni Ottanta: sono gli anni in cui si è
formata la Sacra Corona Unita, organizzazione che ha allargato i suoi settori
di investimento scoprendo che il disagio umano è una delle cose che in assoluto
rendono di più sul mercato.
Un racconto semplice sul
piano-sequenza di una terra che decide di cambiare direzione, di appropriarsi
del proprio male. Si sorride delle vicende del protagonista dall'inizio alla
fine, tranne che in alcune fratture che interrompono la narrazione, ci
ricordano che quello di cui stiamo parlando è vero, è già successo, e buttano
una luce sinistra sulla situazione di oggi: il mercato delle droghe
performative, come la cocaina, genera introiti che superano il Pil di alcune
nazioni come la Spagna o la stessa Italia”.