
La rassegna “La musica è la domenica della vita” dell’Eremo Club di
Molfetta presenta una data in esclusiva
per la Puglia: il ritorno dal vivo di Marina Rei, cantautrice e
polistrumentista romana che farà tappa domenica 23 aprile nel club molfettese
con il suo Unplugged Tour 2017 (S.S. Molfetta-Giovinazzo Km. 779, uscita Cola
Olidda, ticket 6 euro + dp, 8 euro al
botteghino; prevendite disponibili su bookingshow. Info: 340/7225770, inizio
concerto alle 20.30).
Alternandosi tra chitarra, batteria e pianoforte, l’artista riproporrà
in un set acustico alcune delle canzoni più rappresentative di una lunga
carriera, iniziata agli albori degli anni ’90 tra dischi dance e
acid jazz. Dopo aver pubblicato un nuovo singolo, Portami a ballare, nel 2016 e
in attesa del nuovo album che uscirà quest’anno, a distanza di due anni dal
precedente Pareidolia, l’autrice di Primavera, I miei complimenti, Un inverno
da baciare e tante altre hit, torna ad esibirsi in una dimensione intima e
confidenziale, dopo l’ultimo fortunato tour del 2016 che l’ha vista impegnata
in Italia e in Europa. Marina Rei
unplugged rivela l’anima raffinata di un’artista completa: una personalità
artistica versatile che coniuga come poche in Italia presenza scenica, talento
vocale e strumentale, capacità autoriali. Nel live all’Eremo Club Marina Rei
sarà accompagnata dal violoncellista Mattia Boschi (già accanto a Marta
sui tubi e Ludovico Einaudi).
Ad aprire il concerto acustico sarà Greta, cantante e compositrice di
origini americane, classe 2001, che negli ultimi mesi è stata protagonista di
numerosi showcase a Los Angeles.
"La musica è la Domenica della Vita"
La rassegna domenicale dell’Eremo Club di Molfetta comprende al momento
(ma il programma è in continuo aggiornamento) appuntamenti con il poeta Guido Catalano (14 maggio) e con i
cantautori Nicolò Carnesi (21 maggio) e Renzo Rubino (28 maggio). Il titolo
della rassegna è ispirato a “Der Sonntag des Lebens” (La domenica della vita), un’espressione
usata dal filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel, per descrivere la
pittura fiamminga e le sue scene “di innocente allegria e di spontanea gioia” (G.
W. F. Hegel, Estetica III).