Bari, il 'Loop Festival' prosegue con il secondo appuntamento nell'Arena di Apulia Film House
Un racconto che va dal grido di libertà lanciato da Beyoncé e Kendrick Lamar alla satira musicale delle Pussy Riot, per arrivare alla lotta al potere dei Public Enemy e al brano storico The Message

Il Loop Festival prosegue con il secondo
appuntamento nella nuovissima Arena di Apulia Film House (all’interno
della Fiera del Levante di Bari, start ore 21.00), un'edizione che si concentra
sulla rabbia
della rivolta nella musica e nelle immagini di alcuni degli artisti più iconici
dei nostri tempi. Il secondo appuntamento in programma oggi vede
l'intervento del direttore artistico, il giornalista Michele Casella,
ed è un racconto che va dal grido di libertà lanciato da Beyoncé e Kendrick
Lamar alla satira musicale delle Pussy Riot, per arrivare
alla lotta al potere dei Public Enemy e al brano storico The
Message, che ha posto Grandmaster Flash And The Furious Five come
nuovi poeti urbani degli Stati Uniti.
La quinta edizione del Loop Festival, pensata
per raccontare la musica del sovvertimento attraverso i grandi artisti del
contemporaneo è dedicata ai temi della rabbia, la rivolta,
i ribelli e la rivoluzione e prosegue il prossimo 20 e 22 luglio.
La rassegna è
realizzata dalla Fondazione Apulia Film Commission e dall'Associazione
Pool con il patrocinio di Puglia Sounds, in
questa edizione è caratterizzata dal sottotitolo Rage Riot Rebels
Revolution, in un momento in cui la battaglia per i diritti civili
divampa e i movimenti attivisti internazionali trovano nuovi spazi e
nuove forme di espressione. Il Loop Festival esplora questi temi
attraverso la proiezione e il commento di alcuni fra i più evocativi videoclip
contemporanei, realizzando una visione e un ascolto collettivi arricchiti
da spiegazioni, analisi e aneddoti sulla loro realizzazione.
Un viaggio, dunque, che attraversa la discografia e l’immaginario
visuale di artisti come Chemical Brothers, Kendrick
Lamar, Radiohead, Patti Smith, Depeche Mode, Pixies, Pearl
Jam, Ben Harper, Björk e molti altri in
relazione ai movimenti pacifisti, alle azioni di protesta per i diritti umani e
alle rivolte del BLM (Black Lives Metter). Visioni del mondo contemporaneo tra
cui la critica al sistema capitalistico di Ry Cooder in 'No
Banker Left Behind', l'opposizione attraverso la non violenza del
videoclip post apocalittico "This Is Why We Fight" dei Decemberists e
le esplosive immagini di 'Out of Control' dei Chemical
Brothers in cui le azioni di rivolta sembrano fagocitate dal
racconto dei media.