Teatri di Bari, weekend ricco di spettacoli: all'Abeliano 'Sei personaggi in cerca d'autore' e 'Altrove'
Ecco le date degli appuntamenti

Una settimana nel segno del teatro made in Puglia all’Abeliano di Bari,
dove la stagione dei Teatri di Bari prosegue con due diversi titoli: giovedì 18 febbraio alle 21.00 i giovani di
VicoQuartoMazzini propongono la loro versione dei “Sei personaggi in cerca d’autore” di
Luigi Pirandello per la regia di Gabriele Paolocà, con Michele Altamura, Nicola
Borghesi, Riccardo Lanzarone, Paola Aiello e Natalie Forma Fella; venerdì 19 e sabato 20 febbraio alle 21.00 i
Teatri di Pace in coproduzione con Legambiente Puglia presenteranno “Altrove”, scritto
e diretto da Alessandra Lanzilotti, con Mino Decaldo, liberamente tratto dal
libro “Pane e Amianto” del giornalista Giuseppe Armenise. Lo spettacolo,
venerdì alle 20.00, sarà preceduto dalla presentazione del libro dello stesso
Armenise.
Indagine sull’arte e sull’artista, la
versione dei VicoQuartoMazzini dei “Sei personaggi in cerca d’autore” fa i
conti con la distanza storica dal testo di Pirandello e a riguardo il gruppo
spiega: “quando una piccola compagnia del ventunesimo secolo, con le sue
difficoltà e le sue gioie, le sue ambizioni e le sue amputazioni si mette di
fronte a un classico di tale portata, la prima cosa che salta agli occhi è
l'abissale distanza che c'è tra la sua condizione e quella della compagnia
degli attori con cui si relazionano i sei personaggi nel testo originale.
Attraverso la noia e il cinismo con cui fa parlare gli attori, Pirandello mette
alla berlina un sistemo tronfio di vizi e scarno di virtù, dove il suggeritore
è incapace di suggerire, gli attori di recitare e il regista di imporre il
proprio pensiero, dove l'uomo di teatro è paragonabile a un impiegato statale
in attesa di finire il proprio turno di lavoro. No, noi (per fortuna e
purtroppo) non siamo questo. Noi la compagnia degli attori la simboleggiamo attraverso
un uomo solo, prigioniero dei ricordi, intrappolato in un passato decisamente
più interessante del suo presente. Noi la compagnia degli attori la
simboleggiamo attraverso un uomo che non ha più una compagnia, che ha smesso di
fare teatro (perché si deve pur mangiare) ma che al teatro non riesce a
smettere di pensare e l'ossessione di questo ricordo lo porta a compiere una
sciocchezza. Noi la compagnia degli attori la simboleggiamo attraverso un uomo
che si punta una pistola alla tempia. Questo spettacolo potrebbe durare un
istante, quell'istante, quando il freddo del ferro ti preme sulla tempia e il futuro,
dall'altra parte, da dentro le cervella, aspetta in silenzio. E' a quest'uomo
che i personaggi chiedono di essere ascoltati, è a lui che chiedono di poter
rappresentare la propria storia. E' a lui che offrono una chance”.
Altri temi per “Altrove”, il cui
protagonista è il personaggio di Mario, che ha lasciato il suo paese alla
ricerca di una vita migliore, lavora in fabbrica, ha un lavoro fisso e un posto
sicuro.
Sulla panchina di un parco cittadino Mario
racconta la sua storia, la sua, come quella di tanti che da una vita di miserie
e con poche prospettive, si ritrovano con uno stipendio sicuro a poter pensare
ad avere una famiglia, una casa a progettare un futuro.
Allora poco importa se il lavoro è
pesante, se c’è tanta polvere da ingoiare, se qualcuno dice che quella polvere
fa male alla salute. La fabbrica-famiglia il luogo di appartenenza di tanti
lavoratori, che condividevano fatica e speranze, svela, attraverso il racconto
di un uomo, il suo lato oscuro e il suo inganno: quella fabbrica si chiama
Fibronit, quella città non è un altrove in cui rifugiarsi ma uno spazio fatto
di cemento e polvere, una polvere sottile e crudele che si chiama amianto.
“Altrove”, liberamente ispirato al romanzo
di Giuseppe Armenise “Pane e Amianto” , dà voce e corpo ai protagonisti del
caso Fibronit, agli uomini e alle donne che non sapevano, di chi credeva che
sarebbe bastato un bicchiere di latte come antidoto al veleno. Un uomo solo,
seduto su una panchina di un parco cittadino, si chiede con ironia e
disperazione: quando la vita si attorciglia come si fa ad andare avanti? Oggi
come allora, cosa resta a chi resta?