29 Marzo 2024 - Ore
Cultura e Spettacolo

Giornate FAI di primavera: ecco tutti i luoghi d’arte visitabili in Puglia

Musei, masserie e castelli apriranno i cancelli sabato 15 e domenica 16 maggio

Ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti che svelano spazi sorprendenti, aree archeologiche e musei insoliti; e ancora, orti botanici, percorsi naturalistici e itinerari in borghi che custodiscono antiche tradizioni: l’elenco dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera 2021, come da tradizione, è così ampio e variegato che è quasi impossibile da sintetizzare. E quest’anno la manifestazione è anche un’occasione per raccontare, attraverso l’attenta scelta dei luoghi e la narrazione che ne verrà fatta, la nuova visione culturale della Fondazione – presentata a fine marzo durante il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari – che vede l’Ambiente come indissolubile intreccio tra Natura e Storia e la Cultura come sintesi delle scienze umane e naturali.

 

 

Tra le aperture più interessanti delle Giornate FAI di Primavera 2021 in PUGLIA:

 

Taranto

CONCATTEDRALE GRAN MADRE DI DIO

Ideata dal celebre architetto e designer Gio Ponti e considerata come una delle più rappresentative architetture del Novecento, la nuova cattedrale di Taranto (1964-1970) è nata dall’esigenza di creare un centro religioso vicino al nuovo asse di espansione della città, che doveva comprendere anche una scuola, un auditorium e alcune abitazioni che non sono mai state realizzate. Fin dall’inizio le intenzioni di Ponti sono quelle di legare il progetto della cattedrale alla tradizione religiosa pugliese integrata con i canoni dell’architettura moderna dal carattere monumentale. Il richiamo alla modernità è affidato alla facciata leggera e traforata, formata da setti di cemento armato bianco; la monumentalità, alle sue dimensioni e all’essere anticipata da una scalinata e da una vasca d’acqua nella quale l’immagine della struttura si riflette; il legame con la tradizione locale, dall’uso del colore bianco. Per conferirle un carattere imponente Ponti articola la chiesa, in analogia con le antiche cattedrali italiane, in due parti: la navata contenuta in un corpo basso e il campanile svettante nel cielo.  L’interno è caratterizzato dall’alternanza tra elementi intonacati di bianco e altri colorati di verde e la navata è alta 8 metri all’ingresso, ma la copertura si alza progressivamente fino a raggiungere l’altezza di 11 metri in corrispondenza del tiburio, che in questo modo è inondato dalla luce. Un luogo di rarefatta bellezza.

Apertura: sabato dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 17 e domenica dalle 12:30 alle 17

 

Torremaggiore (FG)

CASTEL FIORENTINO – PARCO ARCHEOLOGICO

Al 20° posto nella classifica nazionale dei “Luoghi del Cuore”, il Parco Archeologico di Castel Fiorentino, passato alla storia come il luogo in cui Federico II di Svevia esalò l’ultimo respiro, è un luogo molto suggestivo. Situato a 9 km a sud di Torremaggiore (FG), il parco archeologico presenta i resti di una importante sede vescovile, edificata tra il 1018 e il 1023, e inserita nel sistema strategico-difensivo della frontiera settentrionale della Puglia, allo scopo di fronteggiare gli attacchi dei nemici dell’impero di Bisanzio. Vi sorgeva anche un castello normanno, sul cui sito l’imperatore Federico II di Svevia fece edificare una domus solaciorum, una residenza di svago, lunga quasi 30 metri. Nel 1250, ammalatosi durante una battuta di caccia, Federico dovette fermarsi – per la prima volta – a Castelfiorentino, dove morì il 13 dicembre per le conseguenze di un’infezione. A seguito della distruzione della città, avvenuta nell’ottobre del 1255 durante le aspre lotte tra il papato e la Casa di Svevia, gli abitanti superstiti si rifugiarono in maggioranza a Torremaggiore. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, il Comune di Torremaggiore metterà a disposizione dei visitatori delle navette per raggiungere il sito.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10 alle 17

 

 

 

Noci (BA)

MASSERIA PALAZIATA DI MURGIA ALBANESE

Situata a 10 km da Noci in provincia di Bari, la storica Masseria palaziata di Murgia Albanese offre ai visitatori un’esperienza esclusiva immersi nella natura. Affiancati da un esperto apicoltore, sarà possibile seguire un’attività sulla evoluzione dell’apicoltura nella tradizione pugliese e visitare un raro esempio di apiario seicentesco in muratura. La masseria, edificata nel 1600, assume l’attuale aspetto verso la fine del 1700, in seguito a un’ambiziosa ristrutturazione voluta dalla famiglia Albanese. Dai primi anni del ‘900 è proprietà della famiglia Francese che ne ha mantenuto la prerogativa essenziale, conservando l’originaria vocazione agricola con l’allevamento di mucche da latte. La masseria, utilizzata come residenza estiva nel corso degli ultimi 100 anni, dal 2001 è un B&B. Gli interni della struttura sono rimasti quelli di una volta, mobili e suppellettili raccontano storie del passato: grammofoni ormai vetusti convivono con divani ottocenteschi, fotografie e ritratti di impettiti signori. E ancora oggi è possibile accedere alla piccola cappella rurale, costruita in pietra, edificata per volontà dell’Arciprete Nicola Albanese, il quale affidò al pittore Carella il compito di abbellirne l’interno con magnifici affreschi terminati nel 1737.

Apertura dedicata alla proprietaria, Fiorella Schirone Francese, venuta a mancare il mese scorso.

Apertura: sabato 15 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17; domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 12:30 e dalle 15 alle 17

 

Bari

EX CASERMA ROSSANI

L’ex Caserma Rossani è nel cuore di Bari, cerniera tra la stazione ferroviaria, l’Università degli Studi, le eleganti vie dei negozi e l’antico quartiere Carrassi. È un enorme complesso, costruito nel 1908 e dal 1939 intitolato al Maggiore Mario Rossani (1890-1918), medaglia d’oro al Valor Militare, nato a Cassano delle Murge. È costituito da grandi edifici: la palazzina del Comando, la Casermetta, i depositi militari e il campo da calcio, dove si disputarono le prime partite di calcio della squadra del Bari. L’ex caserma appare oggi come un parco sostenibile, progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas, con il giardino centrale intitolato allo scrittore siciliano Leonardo Sciascia; un’agorà di culture e saperi che, dopo il restauro della palazzina del Comando e della Casermetta, ospiterà la più grande biblioteca pubblica del Meridione, nelle cui 40 sale sarà custodito il patrimonio bibliotecario del Sud. In altri edifici, ancora da restaurare, sarà collocata la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti. Dai tetti degli edifici, l’acqua piovana sarà convogliata nelle riserve idriche e riutilizzata per irrigare in modo sostenibile il prato e le centinaia di alberi piantumati illuminati da led a basso consumo energetico. Le Giornate FAI di Primavera prevedono la straordinaria scoperta di un luogo molto amato dalla città ma chiuso da trent’anni e non ancora fruibile perché attualmente cantiere.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 20

 

Andria (BAT)
MUSEO DIOCESANO “SAN RICCARDO

Situato nel cuore del centro storico di Andria, il Museo Diocesano “San Riccardo” è stato oggetto di un accurato e paziente intervento di restauro e riqualificazione, terminato solo nel 2019. Questo lavoro ha dotato la città di Andria di un polo museale di grande prestigio, finalizzato a contenere le importanti opere in esso esposte, tra cui un busto attribuito al Laurana e alcune tavole di Francesco Vivarini. Della collezione fanno parte inoltre pregevoli dipinti e sculture, preziosi oggetti liturgici e paramenti sacri: spiccano la figura di Francesco II del Balzo, duca di Andria, le trasformazioni attuate dal ‘500 all’età barocca in cui sono visibili gli effetti della Controriforma nelle opere d’arte provenienti dalle Chiese e le azioni di rinnovo spirituale e organizzativo della Diocesi tra ‘800 e ‘900, ad opera di vescovi che hanno ravvivato la fede anche attraverso il nuovo impulso dato al culto di San Riccardo. Questa apertura durante le Giornate FAI è organizzata in collaborazione con la Commissione europea; il sito ha infatti beneficiato di fondi europei – Fondo europeo di sviluppo regionale.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19

L’apertura rientra nel progetto di collaborazione con la Commissione europea.

 

Lecce

CHIESA DEI SS. NICOLÒ E CATALDO

Il complesso monumentale dei SS. Niccolò e Cataldo costituisce una memoria storica importante di Lecce. La Chiesa, preziosa gemma del romanico pugliese, è oggi annessa al Cimitero monumentale e costituisce la parte più antica del complesso monasteriale. Fondata nel 1180 d.C., fu inizialmente affidata ai Benedettini per passare quindi alla Congregazione degli Olivetani nel 1494. Nel 1600 fu completata la decorazione ad affresco, mentre il rifacimento della facciata in chiave barocca risale al 1716; dal 1994 appartiene all’Università degli studi di Lecce. La storia di San Niccolò e Cataldo copre un arco di almeno sei secoli, dal XII al XVIII. Alla Chiesa, già nel Medioevo, era associato il Monastero dei cui due chiostri, e quello a essa adiacente, completato nel 1559, ospita uno straordinario pozzo a baldacchino. Attualmente Bene promosso dai volontari del FAI, la Chiesa è rimasta per molto tempo accessibile solo durante la celebrazione delle Messe, e visitabile nei giorni di lunedì, giovedì e sabato, dalle ore 9,30 alle ore 12,30.

Apertura: sabato 15 maggio dalle ore 9.30 alle 12

 

Gallipoli (LE)

MASSERIA DI PUNTA PIZZO

Diviso in due zone, isola di S. Andrea e area di Punta Pizzo, il Parco di Gallipoli nasce per salvaguardare i caratteri di quella chorà erema –terra deserta- ricordata da Tucidide, uno straordinario ecomosaico in cui convivono ambienti estremamente diversificati e si intersecano rotte migratorie che vanno dal Nordafrica all’Europa centrale e ai Balcani. Il litorale ha in Punta Pizzo è il regno di una macchia-gariga “a pulvino”, con prevalenza di timo, cisto, rosmarino e della rara Anthyllis hermanniae, inserita nella Lista Rossa regionale. È interrotta da pratelli ricchi di orchidee, mentre la costa alterna piccole cale sabbiose a speroni rocciosi, relitti di antiche dune fossili, costituenti habitat di interesse comunitario per la presenza di Limonium japigicum, endemico della costa jonica salentina. Una fascia continua di pineta a Pinus halepensis separa il litorale da due sistemi sublitorali distinti. Il parco, un autentico tesoro di biodiversità-quasi 1000 specie/Kmq, comprende gran parte della Zona di Protezione speciale, istituita dall’ Unione europea. Finalità del Parco, vinta la sfida con la grande speculazione edilizia, è garantire la ricostituzione degli ambienti originari e dei loro equilibri, promuovendo una corretta fruizione del territorio in una fascia costiera ad alta pressione antropica. La visita è un’opportunità per osservare da vicino un mosaico di biodiversità con fioriture di diverse piante incluse nella Lista Rossa Regionale. Importante è anche la presenza di uccelli migratori che, grazie alla posizione geografica di punta Pizzo, qui trovano un luogo di sosta e riposo.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 19

 

Cisternino (BR)

PALAZZO LAGRAVINESE

Palazzo Lagravinese è una graziosa residenza privata nobiliare del XVIII secolo, situata ai confini dell’antico borgo medievale cistranese, considerata uno degli edifici più rappresentativi per la comunità locale, come dimostra la sua storia e quella dei suoi proprietari. Appartenuto alle famiglie Termetrio-Lagravinese, il palazzo presenta accanto al portale d’ingresso una lapide commemorativa dei germani Lagravinese: Maria Luisa e Immacolata Rita, poetesse e cultrici delle arti, e Nicola e Pasquale, padri costituenti e professionisti di fama internazionale, essendo Nicola medico dei Savoia e del poeta Gabriele D’Annunzio. L’intera superficie è costituita da pietra calcarea tipica della Valle d’Itria. L’interno è composto da sei stanze al primo piano e sette al secondo, oggi completamente prive di suppellettili. Riconosciuto come notevole opera di interesse storico e artistico, il palazzo è stato restaurato e rifunzionalizzato per essere destinato a realtà museale. Dal 2018 l’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria vi ha allestito una mostra permanente sulla famiglia Lagravinese.

Apertura: sabato 15 e domenica 16 maggio, dalle ore 10 alle 18.


L’elenco completo dei beni aperti in Puglia su:

 https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-di-primavera/i-luoghi-aperti/?regione=PUGLIA

 Prenotazione obbligatoria su www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita

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