Teatri di Bari: 'U parrinu' di Chirstian Di Domenico e 'La beatitudine' di Fibre Parallele in scena nel weekend
Gli spettacoli al Teatro Kismet e al Teatro Abeliano

Il meglio del teatro pugliese ancora una volta protagonista del week end
dei Teatri di Bari. Al Teatro Kismet,
sabato 12 dicembre alle 21.00, Christian
Di Domenico condivide con il pubblico la sua personale storia con Padre Pino Puglisi nello
spettacolo U Parrinu.
Al Teatro Abeliano invece
il debutto barese della nuova
produzione della compagnia Fibre Parallele La Beatitudine,
il 13 dicembre alle 21.00 (biglietti al box office Feltrinelli, all’Officina
degli Esordi e sul circuito bookingshow; info 080.579.76.67; www.teatridibari.it).
Con all’attivo oltre 250 repliche, lo spettacolo di Christian Di Domenico è
“una storia semplice” che nasce da una storia familiare e dalla conoscenza
diretta del prete ammazzato dalla mafia per il suo impegno nel cercare di tirar
via dalla strada i giovani palermitani. “È una storia semplice, narrazione di
un attore solo con na pocu di musica. Nu ricordu sfumato, che si snoda tra
fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi
bambini du parrinu strano coi calzoni. Lì Christian fa esperienza dell’onore
dei mafiosi, obbligati sin da bambini a non chiedere mai scusa a nessuno. Ma il
ragazzo impara anche l’onore del perdono, che Pino porterà a san Gaetano di
Brancaccio, quartiere con la più alta concentrazione mafiosa dell’intera
Sicilia, e che manterrà sempre fino a quel giorno di metà settembre novantatré.
Qualche anno dopo Christian ritorna su quella scogliera. E inizia da lì,
dal suo ricordo, a raccontarci di Pino, dell’amico di famiglia, dell’uomo di
chiesa, del maestro di scuola. Che aveva imparato a perdonare, in punto di
morte, la violenza di chi ne era incapace e già gli puntava la pistola alla
nuca. Ed era sicuro che il perdono, con l’esempio e il racconto, potesse essere
insegnato”. E a proposito del suo rapporto con Don Pino Puglisi, Di Domenico
spiega: “L’ho conosciuto grazie a mia madre, che è siciliana, e che l’ha avuto
come guida spirituale, confessore, insegnante di religione e, infine, amico,
fin dai tempi del collegio. E’ stato lui a sposare i miei genitori. Quando
aveva qualche giorno libero, veniva a trascorrerlo con la mia famiglia. Era
strano avere un prete in casa. Con lui si dicevano le preghiere a tavola e
certe cose, in sua presenza, era difficile anche solo pensarle… “Quelli che
pensano troppo prima di muovere un passo, trascorrono la vita su un piede solo”
Questa è una delle celebri frasi di Padre Pino Puglisi che mi è servita da
monito”.
Con Mino Decataldo, Danilo Giuva, Licia Lanera, Riccardo Spagnulo, Lucia
Zotti, scritto da Spagnulo e diretto da Licia Lanera, La Beatitudine arriva dopo
dieci anni di spettacoli nel corso dei quali la compagnia Fibre Parallele è
cresciuta e maturata e porta qui sulla scena uno spettacolo corale imbevuto di
melanconia, specchio di una condizione umana sofferente e disillusa, sempre
alla ricerca di consolazioni che potranno essere, solo e soltanto, effimere.
“La Beatitudine è qualcosa che non si può dire. Qualcosa che passa in
fretta.
Qualcosa che non sappiamo se esista davvero. Qualcosa che è così intensa da
mettere in discussione la sua stessa esistenza. Qualcosa che se lo racconti,
non ti crede nessuno.
Qualcosa per la quale mettiamo a repentaglio tutto il resto e quando
arriva, tutto il resto non ha più senso. Cerchiamo di scappare dalle nostre
vite attraverso questa porta piccola piccola e alla fine il ritorno alla realtà
ha lo stesso sapore di un deja vu.
Questa è una storia di una coppia che non riesce a generare e di una madre
e un figlio indissolubilmente legati da una malattia. Questa è la storia
di un mago pastore che illude gli uomini che la fantasia possa risolvere i
problemi della realtà. Questa è la storia di un unico essere umano in tutte le
fasi della sua esistenza, dal primo passaggio nell’età adulta alla vecchiaia.
Questa è una giostra della vita, spazio unico e nero in cui i personaggi si
muovono, si incontrano, si amano, si odiano e si ammazzano. Questa è una storia
in bilico tra reale e irreale, tra tangibile e immaginato, tra materia e
pensiero”.
La Beatitudine è anche nella stagione del Comune
di Bari, da mercoledì 10 a sabato 12 alle 21.00 e domenica 13
dicembre alle 18.00 (info 328.691.79.48).