'Paso', lo spettacolo di Gianfranco Groccia dedicato a Pier Paolo Pasolini in scena al Granteatrino Casa di Pulcinella
Drammaturgia di Lino De Venuto, regia di Gianfranco Groccia e Lino De Venuto, scene di Gianfranco Groccia

Il
Granteatrino Casa di Pulcinella di Bari ospiterà lo spettacolo “Paso”, dedicato
a Pier Paolo Pasolini. Drammaturgia di Lino De Venuto, regia di Gianfranco
Groccia e Lino De Venuto, scene di Gianfranco Groccia.
Con Lino De Venuto, Paolo Comentale, Simone Bracci , Giambattista De Luca ,Pietro Matarrese, , Annalisa Rossi, Nicolò Restaini, Caterina Rubino e Giuseppe Trotta. Luci e fonica Nicola Santamato - foto di scena Mario Vitale - trucco Giusy Laghetti, scenotecnica Emanuele Hila . Lo spettacolo andrà in scena il 17,18,19 e 20 febbraio.
P.P.P. Pier
Paolo Pasolini. Il 40° anniversario della sua morte è stato celebrato con mostre,
letture, spettacoli, proiezioni di film, performance di ogni tipo. Perché?
Perché le tematiche da lui approfondite mostrano la loro impressionante
attualità: e intrecciano di rimando incessanti e continue riflessioni. In primo
luogo la singolare perizia di Pasolini di presagire i tempi, mostrando quella
che oggi potremmo definire una vera e propria capacità profetica: la lucida e disarmante
precisione delle sue analisi sullo stato
delle “questioni italiane” sono riconosciute, oggi, più o meno da tutti.
Scrittore, sceneggiatore, regista, pedagogo amato, animatore culturale attento,
capace di ascoltare la complessità del suo tempo, di coglierne l'essenza più
profonda e nascosta, di osservare quello che agli altri scivolava sotto gli
occhi, un poeta coraggioso in grado di vedere più lontano di tutti. Ma non solo. Non c’è
ordine di problema, linguistico, artistico, storico, sociale, conoscitivo, che
egli non abbia almeno lambito lasciando impregiudicato, grazie anche a quella
sua irrisolvibile contraddizione, ogni successivo sviluppo. E insegnandoci
ancora una volta che la verità nuda chiede sempre e comunque un altissimo prezzo da pagare. Uomo-artista lontano dal
palazzo del potere, in grado di assumersi la responsabilità di portare fino in
fondo le proprie battaglie, di “gettare il proprio corpo nella lotta”. Ed è
proprio questo amore sconfinato, senza misura, il valore aggiunto della sua
vita e della sua opera.
Il
teatro è sempre una sfida. All’autore spetta il compito faticoso di indagare ed
esplorare il pensiero di Pasolini con una drammaturgia attenta e scrupolosa:
agli attori, ai registi, il compito scenico, attraverso le parole, i gesti,
l’espressività dei corpi, le pantomime, le luci e le musiche, di cogliere lo
spirito di Pasolini e rendere visibile e tangibile la sua “disperata vitalità”.