'Cenerentola' e 'Medea', al teatro Forma di Bari due spettacoli teatrali dell'associazione culturale 'In S'cena'
Doppio appuntamento in programma venerdì 6 dicembre

Venerdì 6 dicembre doppio appuntamento dell’Associazione
culturale In S'cena, Accademia di cinema e teatro di Bari che da dieci anni si
occupa della formazione di bambini, adolescenti e adulti con laboratori in
discipline teatrali e cinematografiche.
Per la regia di Dedi Rutigliano al Teatro Forma alle 18.00
andrà in scena “Cenerentola”, scritta in chiave comica da Tiziana Schiavarelli.
Alle 21,00 invece Medea di Euripide sarà interpretata dai giovani talentuosi
della compagnia teatrale In S'cena.
Il progetto di Cenerentola, fiaba popolare narrata in
centinaia di versioni in tutto il mondo, è stato realizzato dal Centro di
Salute Mentale dell’Asl di Bari. In particolare dalle psicologhe e
psicoterapeute Valeria Grasso e Luisa Cecere. All’insegna della legge 180 del
’78, la cosiddetta legge Basaglia, le problematiche psichiatriche non si curano
solo con i farmaci ma è fondamentale una riabilitazione che può realizzarsi
anche con attività terapeutiche quali il teatro. Si tratta di un progetto di
rieducazione psicosociale nato cinque anni fa. L’obiettivo è l’incontro, la
socializzazione per acquistare sicurezza nella costruzione dell’identità della
persona.
“Cenerentola”, che sarà interpretato da 12 pazienti che qui
diventano attori, rappresenta un allenamento per l’interazione con gli altri
con lo scopo di creare più legami possibili. Un teatro sociale dunque che
diventa il tramite per comunicare in un contesto di disagio relazionale.
Medea, interpretata da ragazzi/attori che hanno una
formazione teatrale di circa 10 anni, nasce dalla coraggiosa idea teatrale
della regista Dedi Rutigliano che attraverso l'intervista giornalistica, vuole
rendere attuale Medea e mostrare le ferite che la conducono a non piegarsi a
ciò che gli uomini e gli Dei hanno scelto per lei. Ne nasce un visione di una
donna forte , indomita, fiera di essere selvaggia, fuori dalle regole che non
riesce ad accettare e alle quali non si piega andando contro il suo stesso
sangue.
Sulla scena si alternano le voci di donne che parlano di quell'amore che restituisce il femminile alla donna non più purificato dall'essere madre prima di tutto, ma che rivendica la sua natura, al di là fuori di qualsiasi iconografia di stampo patriarcale.
Dove l'amore incontra l'ira, la vendetta, l'odio, lì Medea
trova l'eternità del legame al quale non vuole sottrarsi. È amore quello che la
lega a Giasone? É amore quello che nega la vita ai suoi figli per non farli
subire una peggiore disfatta?
Una, cento, mille sfaccettature dell'anima che urla la
passione dell'eros per far tacere la ragione. Quella ragione che ogni donna
conosce, alla quale sacrifica il suo cuore, la sua natura, ma non Medea.
Lo spettacolo sarà replicato anche domenica 15 dicembre
nell’ambito della seconda edizione de “Il Villaggio di San Nicola” alla Fiera
del Levante.
Da quest’anno oltre ai laboratori teatrali e cinematografici per ragazzi e adulti, In’Scena si è arricchita anche della scuola di musical.
I laboratori sono una grande esperienza formativa e
socializzante.
Un’attività artistica professionale praticata in un
contesto educativo permette all’individuo di scoprire la propria dimensione e
il proprio equilibrio e di sperimentare e coltivare la creatività.