Edoardo Winspeare, regista salentino autore di molti film girati in Puglia, ha partecipato al festival del cinema italiano di Tokyo con il suo “In grazia di Dio”. “Ho partecipato al festival nel 2000 - spiega Winspeare - con un mio film che l’anno successivo è stato acquistato e distribuito da una società giapponese. Ma non ero stato a Tokyo per la presentazione. Questa nazione mi piace molto, i valori e il senso di comunità che ne ispirano il funzionamento”. Il regista leccese spiega anche la trama del film: “È la storia di quattro donne della stessa famiglia che si ritirano in campagna costretti dalla crisi e riscoprono i valori non solo economici, la terra e il senso di comunità”. Il festival, organizzato da Istituto Luce Cinecittà in partnership con l’Asahi Shimbun, editore giapponese, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, propone al pubblico orientale circa 16 produzioni italiane. Quest’anno toccherà a Ferzan Ozpetek con “Allacciate le cinture”, Francesco Munzi con “Anime Nere”e Paolo Virzì con il suo “Capitale Umano”.