Il chitarrista desert rock Bombino, l’archeologa Leigh-Ann Bedal (che ha guidato con il suo gruppo la straordinaria scoperta di un antico giardino e una grande piscina nell’area di Petra, in Giordania), l’attivista gambiana contro la mutilazione genitale femminile Jaha Dukureh (tra le 100 persone più influenti del 2016 secondo Time) e il game designer Matt Nava (ideatore del pluripremiato «Journey», videogioco ambientato nel deserto). Sono questi gli ospiti internazionali della seconda edizione TEDxBari, la conferenza internazionale sulle «idee da diffondere» che si terrà sabato 26 novembre al teatro Petruzzelli di Bari e che avrà per tema il «deserto». Saranno in totale 12 gli interventi previsti. I relatori si alterneranno sul palco del politeama barese presentando le loro storie, idee e progetti in massimo 18 minuti, come da regolamento TED.
Questo il cast definitivo: Andreco, street artist e ingegnere ambientale italiano; Leigh-Ann Bedal, direttrice del gruppo di scavi archeologici a Petra, in Giordania, che ha scoperto uno straordinario giardino irrigato artificialmente risalente a 2000 anni fa; Bombino, compositore e chitarrista desert rock del Niger, definito il «Jimi Hendrix del deserto»; Rosalba Bonaccorsi, ricercatrice per il Seti (il programma per la ricerca di attività extraterrestri) e per la Nasa, impegnata in attività di simulazione della vita robotica su Marte nei deserti della Terra; Francesca Borri, giornalista freelance barese di base a Baghdad e che segue dal 2012 la guerra in Siria; Martina Caironi, campionessa paralimpica, oro nei
L’appuntamento è sabato 26 novembre dalle 18. I biglietti sono in vendita al botteghino del teatro Petruzzelli (dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 19), al Puglia Design Store dello Spazio Murat (in piazza del Ferrarese a Bari) e su www.eventbrite.com. Sono 817 i posti disponibili per questa seconda edizione. Il costo del biglietto varia tra i 15 e i 30 euro.
TEDx è il nome del programma di eventi locali organizzati in modo indipendente lanciato da TED, la conferenza internazionale sulle «idee da diffondere» nata nel
IL TEMA
«Il deserto è un luogo fisico e ideale, sempre aperto a nuove esplorazioni e interpretazioni – spiega Nicola Curzio, direttore artistico di TEDxBari -. Un’immagine che rimanda a paesaggi lontani e sconfinati, spazi aridi e desolati, capaci però di sprigionare un fascino ancestrale. Un’idea che assume senso in ambiti diversi, dall’antropologia all’economia, dallo sport alla spiritualità, dall’architettura alla tecnologia, passando per il mondo dell’arte. Ragionare sul deserto oggi vuol dire confrontarsi su temi e questioni molto attuali, adottando un punto di vista meno convenzionale. Il riscaldamento globale, i diritti umani, ma anche il mondo digitale, Marte e l’esplorazione del cosmo sono solo alcuni dei possibili argomenti connessi a questo affascinante tema. Come le dune che lo rappresentano classicamente – continua Curzio – il deserto è qualcosa di mutevole e informe che contiene e supera elementi tra loro opposti: fine e inizio, vita e morte, luce e ombra, guerra e pace, movimento e stasi sono facce speculari che trovano equilibrio in questo luogo misterioso. È qui che la nuova edizione di TEDxBari intende avventurarsi, avvalendosi delle storie e delle esperienze di persone che, per ragioni diverse, hanno attraversato, studiato, vissuto un deserto reale, figurato o puramente immaginario».
«Per questa seconda edizione abbiamo fatto il possibile per allargare la platea», aggiunge Davide Giardino, presidente dell’Associazione per TEDxBari che organizza l’evento. «La licenza dello scorso anno – continua – era limitata a 100 spettatori. Quest’anno abbiamo chiesto e ottenuto un aumento all’organizzazione TED, e abbiamo così potuto utilizzare uno spazio più ampio. La scelta è ricaduta sul teatro Petruzzelli, luogo che è stato a lungo, dopo il rogo del 1991, simbolo di deserto culturale e che oggi rappresenta, per certi versi, un elemento di rinascita. Il tema è stato scelto dopo una attenta riflessione sul nostro territorio. Ci interessa, attraverso il concetto di deserto, porre le giuste domande e capire cosa e come costruire per il futuro facendo massa critica».
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