Terlizzi, i nuovi appuntamenti del Laboratorio Urbano MAT ad aprile
Si confermano le collaborazioni nei progetti di Alternanza Scuola Lavoro con le scuole del territorio

La
nuova gestione del MAT Laboratorio Urbano si apre nel segno delle attività che
ne hanno contraddistinto l'operato nell'ultimo anno di presenza sul territorio.
Nel
mese di Aprile si confermano le collaborazioni nei progetti di Alternanza
Scuola Lavoro con le scuole del territorio che ormai vedono nel Laboratorio
Urbano di Terlizzi un importante partner, mentre l'ATS MAT Community
HUB che ne ha vinto la gara di
affidamento della gestione per i prossimi cinque anni (composta da Collettivo
Zebù, Officina di Strada, Laboratori Tanè, Spin OFF e Krapp Teatro, già
affidatari temporanei della struttura da un anno) è impegnata in queste
prime settimane di lavoro con i tavoli che disegneranno eventi e percorsi dei
prossimi mesi di programmazione.
Sabato 7 aprile
il cartellone musicale promosso dal Collettivo
Zebù riparte con un doppio live che accoglie due delle uscite discografiche
italiane più interessanti del nuovo anno: da un lato il producer elettronico Rhò presenta il suo nuovo disco “Neon
Desert”, dall'altro il live di Generic
Animal, una delle uscite discografiche italiane più sorprendenti di
questo 2018.
A
tre anni di distanza dall’ultimo EP “Nebula” Rhò ritorna con “Neon Desert”, sonorità scure e calde, un sound
intenso e vibrante, un’elettronica emozionale, elaborata e avvolgente. Con il
cantato interamente in inglese e una dimensione sonora a metà strada tra il
soul di James Blake e l’R’nB di The Weeknd.
Già
voce dei Leute dal 2014, Generic Animal
invece canta per la prima volta in Italiano e questo è il suo disco
solista d’esordio, prodotto da La Tempesta Dischi e con la collaborazione di
importanti protagonisti della scena indie italiana: i testi di Generic Animal
sono scritti da Jacopo dei Fine before
you came, la produzione è curata da Marco Giudici (halfalib) e Adele Nigro (Any Other), il mix e il master da
Andrea Suriani (I Cani), che ha
ormai legato il suo nome ai migliori album italiani degli ultimi anni.
Domenica 15 aprile presso la sala teatro del Laboratorio Urbano gli OvO musicheranno dal vivo “Frankenstein”, pellicola del 1931 diretta
da James Whale, considerata insieme al Nosferatu di Murnau (1922) una delle
opere più importanti del genere horror.
Dopo
le esibizioni di una colonna sonora dal vivo proprio del Nosferatu di Murnau,
gli OvO, una delle band più attive del panorama rock noise mondiale, hanno
scelto la figura del mostro di Frankenstein, emblema del diverso e dell'ultimo
emarginato in un viaggio unico tra cinema e musica, dove ogni singolo
fotogramma del film sarà accompagnato dalla loro sperimentazione sonora.
Sempre
nel teatro, venerdì 20 aprile
Giovannangelo de Gennaro presenterà il suo primo disco solista "VIA", registrato da Dario Tatoli
presso il Reh studio presente al MAT di Terlizzi e mixato da Taketo Gohara, uno
dei più apprezzati produttori italiani.
"VIA"
è un disco nudo che racconta l'essenza di un percorso musicale e personale in
18 anni di vita da musicista e viandante: voce, viella, cornamusa, ciaramella,
flauto traversiere e organistrum suonati da Giovannangelo in maniera solitaria
come nei cammini che ha percorso in questi anni per un viaggio musicale pieno
d'incontri, conoscenza, silenzi e dialogo.
Dopo
il concerto, il cui ingresso è gratuito, seguirà l'incontro con il musicista
con la giornalista di Repubblica Antonella
Gaeta alla scoperta dell'esperienza che ha portato alla creazione di
VIA.
Sabato 21 aprile ospiti del MAT saranno i Dunk, supergruppo italiano nato dall’incontro tra i fratelli
Ettore e Marco Giuradei, Luca
Ferrari dei Verdena e Carmelo
Pipitone dei Marta sui tubi.
Il
loro omonimo disco d'esordio, uscito per l'etichetta Woodworm a gennaio, è un incontro musicale al limite della
performance nel quale il tutto è più della somma delle singole parti, un'opera
nel quale è possibile rintracciare il prog-rock della PFM fino alle sonorità
indie americane, tra cantautorato italiano e rock inglese.
Sabato 28 aprile il cartellone musicale del MAT chiuderà con un grande
ospite internazionale e un atteso release party: Christian Löeffler, uno dei producer tedeschi più apprezzati dalla
critica mondiale, accompagnato dal release party di MAKAI che presenta il suo esordio “The Comfort Zone” per
l'etichetta torinese INRI (tra i cui artisti ospita Levante, Ex-Otago, Dardust,
Bianco).
Ospite
dei più importanti festival elettronici mondiali, Christian Löeffler nel
descrivere la propria musica afferma di provare a combinare malinconia ed euforia:
"Tutta la mia musica è collegata da uno spirito cupo, che è stato coniato
da una calda sincerità. Cerco di unire tutti i tipi di diversi colori acustici
per ottenere questo sentimento nella mia musica".
MAKAI
è il moniker dietro cui si nasconde il producer terlizzese Dario Tatoli. Dopo
il primo EP “Hands” e un tour che l'ha portato nei club italiani fino al Sziget
Festival, il primo full length di MAKAI è un altro tratto definito a disegnare
la mappa di un mondo esotico in esplorazione, diviso tra due estremi geografici
ed emotivi molto netti. In un lembo di terra che muove dalle montagne per
finire al mare, “The comfort zone” è una tessitura di atmosfere che si dividono
in paesaggi sonori e visivi differenti.
Oltre
alla programmazione musicale, domenica
8 aprile il MAT inaugura la nuova stagione teatrale con l'acclamato
spettacolo di Vittorio Continelli “Discorso sul mito” (https://www.facebook.com/events/229823434241159).
È già attivo il nuovo laboratorio
teatrale a cura di Riccardo
Lanzarone (Krapp Teatro), mentre per fine
aprile è previsto un incontro formativo sulle tecniche di coltivazione dei bonsai, inaugurando un ciclo di
incontri di un percorso legato alla sostenibilità ambientale.
Prima di una intensa stagione estiva, nel mese di maggio il MAT ospiterà una rassegna di
danza contemporanea che vedrà per la prima volta coinvolte tutte le scuole di
danza cittadine in 3 residenze artistiche con ospiti riferimento della danza in
Puglia e la presentazione delle produzioni teatrali risultato delle attività
laboratoriali di Riccardo Lanzarone.
Tutto questo è un laboratorio urbano, un'esperienza da vivere in
tutti i suoi spazi, una sinergia di stimoli, un incontro tra persone.