La Domenica per le famiglie al Teatro Kismet, tra laboratori e teatro
Intrattenimento educativo con degustazioni di Confcooperative e spettacoli teatrali
Pubblicato in
Cultura e Spettacoli
il 01/02/2014 da Vittoria Garbo
ecco una breve nota dello spettacolo:
Il maestro di incantesimi conosce il segreto per mescolare i suoni, che imprigiona dentro a preziosi barattoli, per creare le musiche più diverse, ognuna delle quali porta con se un mondo di visioni e di personaggi. Il suo apprendista tiene in ordine gli ingredienti e cerca maldestramente di rubargli i segreti. Lasciato a spazzare il laboratorio, apre un barattolo di troppo e scatena una musica magica, che gli permette di trasformare la scopa in una ragazza e ordinarle di pulire al suo posto. una volta scatenato l'incantesimo l'apprendista non riesce più' a fermarlo, e le scope-aiutanti si moltiplicano, con un effetto disastroso che verrà arrestato solo dal ritorno del maestro. l'apprendista non si arrende, e nonostante la ragazza provi a dissuaderlo, compone di nuovo una sua musica, evocando visioni di balletto classico che di nuovo rischieranno di travolgerlo. L'apprendista chiede aiuto, e con la complicità della ragazza evoca una musica d'ombra e di ombre, popolata di spettri buffi e crudeli. Finirà in un cimitero, e dovrà lottare duramente per arrivare all'alba sano e salvo. Dopo tanti tentativi finalmente chiederà al maestro di aiutarlo, ed insieme alla ragazza di cui ormai non può più fare a meno, creerà l'ultima visione, e coronerà il sogno di diventare, da apprendista, anche lui maestro. Con uno sguardo alla coraggiosa sperimentazione di Walt Disney del 1940 ed un altro alle magiche visioni Steampunk di Miyazaki, gli attori si muovono senza parole in uno spazio fantastico di immagini e musica, scandito dalla scenografia di Mauro Zocchetta con i videofondali di Paola Rossi. Il gioco degli attori tra magie e trasformazioni si sviluppa grazie alla collaborazione ed alle provocazioni della coreografa Daniela Rossettini, accompagnando una ridefinizione del linguaggio scenico della compagnia. Il lavoro del musicista Michele Moi, che ha collaborato con Carlo Presotto gia' per la rilettura di The Tempest per il NTFI 2008 e per il balletto Fantastique del 2011, alterna arrangiamenti di opere classiche con brani originali, costruendo una drammaturgia sonora che diventa una ulteriore attrice dello spettacolo.