Creavano depositi fiscali sul territorio italiano, li denunciavano agli uffici dell’agenzia delle dogane e dei monopoli, si mettevano a disposizione di società speditrici comunitarie e di organizzazioni criminali operanti all’estero attestando falsamente la ricezione di prodotti alcolici, in realtà destinati altrove, che quindi sfuggivano al controllo doganale. A sgominare l’associazione criminale, capitanata da un tarantino di 40 anni, i finanzieri del Nucleo tributario di Vicenza. I sette arrestati hanno consumato in frode circa 100 milioni di litri di alcolici per una evasione di accisa oltre 38 milioni di euro e di Iva per oltre 8 milioni di euro.
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