25 Aprile 2024 - Ore
Cronaca

Detenuti ingiustamente per tre anni, il perito non aveva capito il dialetto

Due fratelli di Foggia ora chiedono un risarcimento da 1 milione di euro

Una notizia che ha dell’assurdo. A riportarla oggi è il quotidiano Libero che racconta di due fratelli di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, detenuti ingiustamente per 36 mesi. Il motivo? Alcune intercettazioni di conversazioni tra Antonio e Michele Ianno, sono state tradotte male: i due parlavano in dialetto pugliese ed il perito non aveva ben compreso il significato di alcune parole. Un’incomprensione, questa, costata non poco ai due malcapitati che hanno trascorso in carcere tre anni della loro vita, con accuse criminali molto pesanti. I fratelli Ianno, imprenditori edili, hanno tentato attraverso i legali difensori di far valere le loro ragioni ma, perchè le accuse nei loro confronti decadessero, son dovuti trascorrere 36 mesi. Ora che il loro incubo è finito, i pugliesi detenuti ingiustamente hanno deciso di chiedere un risarcimento allo Stato di 500 mila euro a testa.

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