Andria, carabinieri arrestano pensionata: era complice del figlio nello spaccio di droga
La donna di 61 anni ha cercato di buttar via hashish e marijuana dalla finestra della sua abitazione alla vista dei militari

I
Carabinieri di Andria hanno arrestato un pregiudicato del luogo di
48anni, e sua madre, di 61, incensurata, con l’accusa di detenzione ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti.
I
militari, in transito da via Marco Polo, hanno notato l’uomo, a bordo di una
bicicletta, il quale, accortosi di loro, ha cercato di defilarsi. Tale
comportamento ha insospettito i carabinieri, che lo hanno raggiunto e bloccato,
per sottoporlo ad un controllo. Visibilmente insofferente, i militari hanno
controllato le sue tasche ed hanno rinvenuto una panetto di hashish da 100
grammi ed una dose di marijuana.
Considerato
l’esito del controllo, i militari si sono recati con lui a casa per procedere
ad una perquisizione. Una volta giunti nell’androne, l’uomo ha avvertito,
urlando, la madre circa la presenza dei carabinieri. A questo punto,
intuito che potesse trattarsi di un allarme lanciato alla madre, un militare è
piombato in casa e, infatti, ha sorpreso la pensionata che, con uno zaino in
mano, si accingeva ad aprire una finestra, con l’intenzione di sbarazzarsene.
Immediatamente
bloccata e recuperato lo zaino, i carabinieri vi hanno trovato all’interno un
sacchetto in cellophane contenente ulteriori 11 panetti di hashish, da 100
grammi ciascuno, dello stesso tipo di quello trovato nelle tasche del figlio e
19 dosi della stessa sostanza, per 43 grammi complessivi. Poi, ancora, un
altro sacchetto in cellophane, contenente 4 involucri di marijuana e 50 dosi
della stessa sostanza, pronte per essere spacciate, per mezzo chilo
complessivi, nonché un centinaio di bustine per confezionarvi le dosi di
marijuana. Nell’armadio della camera da letto, invece, nascosti in un
pigiama, sono stati rinvenuti 860 euro e un bilancino elettronico di
precisione.
Inevitabili,
a questo punto, sono scattate le manette anche ai polsi della donna. Per
loro la Procura della Repubblica di Trani ha disposto il trasferimento in
carcere. La droga, il materiale per il confezionamento delle dosi e il
denaro, ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio, sono stati invece
sequestrati.