19 Aprile 2024 - Ore
Cronaca

Giustizia lumaca, Lecce tra i dieci tribunali peggiori d’Italia

La fotografia di un Paese che accumula fascicoli e arretrati

Nella giustizia civile c’è uno stock di 835 mila processi pendenti, cause vecchie e datate che i giudici italiani non riescono a smaltire. Il dato è stato ufficializzato da Mario Barbuto, ex presidente del Tribunale di Torino e nuovo presidente del Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria che, su impulso del ministro Andrea Orlando, ha riesaminato le statistiche, analizzando i numeri di vetustà di ogni singola causa, rapportandole alla materia, al carico di lavoro del singolo magistrato, alla popolazione del circondario.
Dalla fotografia scattata dalla task-force di Barbuto emerge che Lecce, con un arretrato di 63.592 (al 30 giugno 2013), è tra i dieci tribunali peggiori di tutto il Paese in quanto a processi da smaltire. Detto in parole povere, il rischio di risarcimento è dietro l’angolo, giacché gli 835.190 procedimenti pendenti – somma ricavata dalle 709.847 iscrizioni in tribunale e dalle 125.343 in Corte d’appello nel periodo 2006-2010 – risalgono a prima del 2011, per cui sono stati superati i quattro anni canonici del limite temporale fissato dalla legge Pinto per poter considerare quei processi “giusti”. Si consideri che lo Stato italiano, per i ritardi, ha sborsato finora 400 milioni di euro in risarcimenti.
Il minuzioso rapporto entra anche nel dettaglio dei dati delle Corti d’Appello, dove risulta che in cinque sedi si è accumulata la metà di tutti gli arretrati. Ma se da un lato può essere comprensibile che a Roma e a Napoli ci siano numeri altissimi, appare più difficile accettare che alla Corte d’Appello di Bari (19.335 pendenze al 30 giugno 2013), ci siano più fascicoli arretrati che a Milano o Bologna.
Se poi si guarda ai dieci tribunali civili su cui si punta il dito, là dove si concentra un terzo dell’arretrato del primo grado, balzano agli occhi le performance negative di Foggia, Bari, Lecce. Infatti, se da un lato, sui primi 20 tribunali per volume d’affari, grava il 47,4% delle cause non chiuse è pur vero, però, che sui primi 10, ovvero sul 6% dei tribunali, grava il 33,1% del totale delle cause di primo grado che non si sono ancora concluse. A completare il quadro dietro a Roma e Napoli ci sono, infatti, Milano (175.248), Foggia (113.456) e Bari (110.686), seguite, a loro volta da Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Lecce e Palermo su cui gravano complessivamente 373.378 cause.

© Riproduzione riservata

Altro in Cronaca

Ultimi correlati per tag

Altri Articoli di

Menu