Dissesto finanziario a Melissano, Gdf sequestra beni per 1,6 milioni agli amministratori pubblici
L'indagine nasce dallo sforamento del Patto di stabilità per gli anni dal 2010 al 2013 e alla presunta inosservanza dei divieti e delle autoriduzioni di spesa

La Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la
Puglia ha disposto il sequestro conservativo di beni immobili e conti correnti
bancari riconducibili a pubblici amministratori del Comune di Melissano (Lecce)
per un valore pari a 1milione e 568 mila euro, in relazione al dissesto
finanziario patito dall'ente negli anni scorsi.
Sotto sigilli sono finiti 13 immobili, quattro terreni e
disponibilità finanziarie. I beni sono riconducibili ad 11 amministratori
pubblici. Si tratta, tra gli altri, dell'ex sindaco di Melissano Roberto
Falconieri, eletto a suo tempo in una lista civica del centrosinistra, di tre
attuali consiglieri comunali (uno della maggioranza e due dell'opposizione), di
ex assessori ed ex responsabili del settore finanziario del Comune, tra i quali
un ex segretario generale. Nell'indagine delle Fiamme Gialle il Comune di
Melissano è parte lesa.
L'indagine nasce dallo sforamento del Patto di stabilità
per gli anni dal 2010 al 2013 e alla presunta inosservanza dei divieti e delle
autoriduzioni di spesa che l'ente locale avrebbe dovuto porre in essere in
conseguenza dello sforamento del Patto stesso e per evitare il dissesto
finanziario.