Trasfusioni infette, primi risarcimenti per 24 pazienti salentini
Il ministero della Salute ha aperto nell'agosto scorso la fase transattiva dell'equa riparazione in 100 mila euro nei confronti dei ricorrenti vincitori a Strasburgo

Primi risarcimenti da parte dello Stato italiano nei
confronti di 24 pazienti salentini per i danni subiti con sangue infetto.
L'iter era iniziato nel 2012. A seguito della
sentenza del gennaio scorso, con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ha
condannato lo Stato italiano al pagamento dei danni morali a 375 pazienti. L’avvocata
Paola Perrone ha presentato per conto di 24 pazienti un atto di diffida al
Comitato dei ministri d'Europa per eseguire la pronuncia della Corte di
Strasburgo. Il 5 settembre scorso il
governo italiano ha pagato ai ricorrenti il danno morale, cui la Cedu ha
condannato l'Italia, con somme tra 20mila euro e 30mila euro. Il ministero
della Salute ha aperto nell'agosto scorso la fase transattiva dell'equa
riparazione in 100 mila euro nei confronti dei ricorrenti vincitori a
Strasburgo.