Carcere da uno a cinque anni per chi non distrugge le piante affette dal batterio della Xylella Fastidiosa. È quanto prevede un emendamento del decreto Semplificazioni.
Le misure fitosanitarie ufficiali anti-Xylella, o comunque derivanti da provvedimenti di emergenza fitosanitaria, “ivi compresa la distruzione delle piante e dei prodotti delle piante contaminate”, dovranno essere attuate “in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e secondo i criteri indicati nel decreto di emergenza fitosanitaria” e nella normativa Ue.
Il pugno duro utilizzato dal governo servirà a evitare proteste, ritardi e altre problematiche in grado di far slittare l’abbattimento degli alberi infetti.
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