19 Aprile 2024 - Ore
Cronaca

La mafia nel business delle scommesse online: 22 arresti in Puglia, in manette esponenti dei clan Parisi e Capriati

Il centro di potere di questa mafia del "clic" e del "punto" è stato individuato nella famiglia barese dei Martiradonna

Ventidue arresti, 7 in carcere e 15 ai domiciliari, altri 22 indagati, il sequestro di beni per complessivi 200 milioni di euro, 167 soggetti monitorati, più di 500 mila intercettazioni telematiche, telefoniche, video e ambientali: sono i numeri del blitz eseguito oggi dalla Guardia di Finanza di Bari nei confronti di esponenti dei clan mafiosi Parisi e Capriati, nell’ambito di una indagine della Dda avviata nel 2015. I due gruppi criminali, in contatto anche con le organizzazioni mafiose di Sicilia, Campania e Calabria, avrebbero costituito una vera e propria “multinazionale delle scommesse” movimentando oltre 1 miliardo di euro da Malta a Curacao, passando per le Isole Vergini e le Seychelles. Gli investigatoti hanno accertato il passaggio dei due clan “da un modello tradizionale di mafia militare a quello più evoluto di mafia degli affari” che “ha ora assunto, stabilmente, una sua specifica identità imprenditoriale e cerca i nuovi adepti nelle migliori Università”. Il centro di potere di questa mafia del “clic” e del “punto. com’è stato individuato nella famiglia barese dei Martiradonna, il padre Vito, soprannominato “Vitin l’Enèl” e i figli Michele, Mariano e Francesco. Vito Martiradonna era il cassiere del clan Capriati. Il “grande salto di qualità” lo ha reso oggi un bookmaker, grazie contributo della nuova generazione di famiglia.

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