20 Aprile 2024 - Ore
Ambiente / Cronaca

Il batterio killer degli olivi non è mai giunto nei laboratori dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del CIHEAM

Fornite già da tempo alla Procura di Lecce tutte le informazioni e le indagini di laboratorio svolte

Con un comunicato ufficiale l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari comunica che “non ha niente da nascondere a proposito dell’epidemia di Xylella in Salento e da tempo ha già fornito alla Procura di Lecce tutte le informazioni utili alle indagini sulla malattia degli olivi nella zona.
Il NIPAF (Nuclei Investigativi Polizia Ambientale e Forestale), all’uopo delegato alle indagini dalla Procura della Repubblica di Lecce, ha già ottenuto dal CIHEAM di Bari tutta la documentazione richiesta dalla magistratura inquirente in relazione al convegno scientifico ospitato dall’Istituto nel 2010 per la ricerca su una tipologia comunque diversa di Xylella: all’epoca infatti scienziati di livello internazionale studiarono la genesi della Xylella fastidiosa sui vitigni, altra cosa dal ceppo che sta distruggendo le piante di olivo nelle aree a sud della Puglia”.
“Il batterio killer degli olivi che sta decimando il Salento – è scritto a chiare lettere nel comunicato – non è mai giunto nei laboratori dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del CIHEAM. Gli scienziati hanno già dimostrato come non sia stato possibile che il focolaio del batterio generato per motivi di studio e subito distrutto (a conclusione dello stesso convegno a Bari), si sia poi diffuso ad oltre duecento chilometri di distanza, eppure persistono sulla stampa informazioni in tal senso che gettano sospetti erronei sul lavoro fin qui svolto, senza neppure consentire ai ricercatori dell’Istituto di documentarlo e illustrarlo.
La credibilità e l’affidabilità del CIHEAM sono peraltro confermate dalla fiducia riposta nell’Istituto di Bari dal Commissario governativo per l’emergenza Xylella, Giuseppe Silletti, il quale ha voluto che proprio all’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del CIHEAM fosse formato il personale del Corpo Forestale e della Polizia Provinciale di Lecce destinato a seguire sul campo tutte le operazioni di salvaguardia del patrimonio olivicolo pugliese.
Le porte dell’Istituto restano sempre aperte per la verifica e l’approfondimento di qualsivoglia informazione relativa al caso. Il CIHEAM si riserva tuttavia di adire le vie legali a tutela della propria immagine: il fatto che l’Istituto sia organismo internazionale e come tale goda di immunità nulla attiene o afferisce all’inchiesta in corso.
Il CIHEAM di Bari tutt’oggi è impegnato al fianco del Commissario Silletti per fornire tutto il supporto possibile di studio e collaborazione scientifica per arginare l’epidemia e salvaguardare gli oliveti”.

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