Massimiliano Latorre potrà restare in Italia fino al 15 luglio per ricevere le necessarie cure mediche dopo l’ictus rimediato nel gennaio scorso. Lo ha deciso la Corte Suprema indiana dopo un dibattito durato una ventina di minuti. Il permesso del fuciliere sarebbe scaduto domenica e, in mancanza di proroga, l’uomo sarebbe dovuto tornare in India. L’altro militare imputato nel processo per l’uccisione di due pescatori indiani, Salvatore Girone, continua a risiedere nell’ambasciata italiana in India. Durante l’incontro, la Corte ha esortato sia le autorità indiane che la difesa dei due marò a non utilizzare più tattiche dilatatorie per permettere il regolare svolgimento del processo in tempi adeguati. La sentenza è stata accolta favorevolmente dalla compagna di Latorre, Paola Moschetti: “Questa proroga consente a Massimiliano di proseguire le cure in un ambiente più salubre quale può essere quello domestico. Questo almeno dal punto di vista fisico. Da quello psicologico sicuramente è un sollievo temporaneo”.
La donna ha ribadito la necessità di una rapida soluzione alla vicenda, definendo innocenti i due fucilieri:” “L’ingiustizia – ha affermato – c’è a prescindere. A maggior ragione vista la loro innocenza”.
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